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Un ulteriore prestigioso riconoscimento si aggiunge al palmares del Torre Testa dell’azienda Rubino. Il magazine The Tasting Panel, tra i più accreditati nel panorama della stampa specializzata internazionale, ha inserito il Torre Testa Doc Brindisi 2017 nella categoria speciale di “Best of the Old World” assegnando uno score di ben 95 punti. Un premio che conferma le qualità di un grande rosso di Puglia, entrato di diritto nella classifica dei migliori vini del vecchio mondo.

Il Torre Testa rappresenta, infatti, l’emblema di un progetto di salvaguardia e recupero del Susumaniello, straordinario vitigno reliquia del Salento. Ed è proprio nel 1999 che Luigi Rubino decise di impegnarsi in un progetto produttivo in grado di rivalutare il Susumaniello, iniziando un percorso di studi sull’interazione vitigno/terroir ed identificando nella Tenuta di Jaddico, a nord di Brindisi, il luogo ideale per la coltivazione di questo vitigno.

“Essere stati inseriti nella speciale classifica di Best of the Old World di The Tasting Panel è motivo di grande orgoglio e soddisfazione – sottolinea Luigi Rubino, patron dell’azienda Rubino -. La scelta di investire e di credere fino in fondo sulle potenzialità del Susumaniello è stata la nostra scommessa più grande ma anche quella più riuscita, perché ci ha permesso di ottenere risultati straordinari a livello internazionale. Il Torre Testa – prosegue Luigi Rubino – rappresenta oggi l’apice di un progetto di riscoperta, iniziato pionieristicamente oltre vent’anni fa. La nostra attività di rivalutazione dei vitigni autoctoni – conclude – non si è fermata al solo Susumaniello, ma è proseguita poi con il Bianco d’Alessano, il Minutolo e l’Ottavianello.

L’annata 2017 del Torre Testa Doc Brindisi è il risultato di un andamento climatico davvero peculiare, caratterizzato da abbondanti piogge primaverili che hanno sostenuto il regolare sviluppo vegeto-produttivo delle piante e costituito riserve idriche profonde nei vigneti della Tenuta di Jaddico. Con il progressivo innalzamento delle temperature, che non hanno fatto registrare eccessivi picchi di calore durante il periodo estivo, si sono determinate poi le condizioni micro-climatiche ideali per il Susumaniello, vitigno che predilige tempi più lunghi di maturazione dei grappoli, leggermente più piccoli rispetto agli anni precedenti ma con un rapporto buccia-polpa più che mai interessante.

Di colore rosso rubino intenso, il Torre Testa Doc Brindisi 2017 si caratterizza per note di frutti rossi molto maturi, quali prugna e ciliegia sotto spirito, che si uniscono a sentori di confettura e cioccolato fondente, accompagnati da note speziate di cannella, pepe nero e noce moscata.
Un vino che abbraccia il palato con una vellutata avvolgenza, con la rotondità di tannini ben levigati ed espressivi e con una gradazione alcolica davvero equilibrata.

Redazione

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