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Si terrà lunedì 7 novembre, alle ore 18, al Museo Civico di Bari, Strada Sagges n.13 la presentazione del libro di poesie “Cassandra: La mia patria fu il vento”, a cura di Stefania Lupelli (La Matrice edizioni, 2022), a margine della quale è previsto un momento di incontro e ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato all’evento.

Si tratta di un’occasione per rivivere il mito di Cassandra, reinterpretato in chiave moderna dalla giovane poetessa barese. Chi è la nuova Cassandra e quali sono le sue profezie in questo nuovo millennio? L’autrice, dialogando con il giornalista Manlio Triggiani, che ha curato la prefazione del libro e con il poeta Sandro Marano, nome già noto in ambito nazionale, che ha curato la postfazione del volume, svelerà un nuovo volto della sacerdotessa dell’antica Troia.

All’evento interverranno il Sindaco di Bari, Antonio Decaro, l’Assessora alle attività produttive, Carla Palone, il Presidente della Commissione Cultura, Giusi Cascella.

Durante l’iniziativa, che ha ottenuto il Patrocinio del Comune di Bari, saranno letti alcuni versi del poemetto dai due giovani attori teatrali Enrica Aglaia Milella e Marco De Letteriis.

Breve presentazione del libro “Cassandra: La mia patria fu il vento”

“Il tempo, scandendo i ritmi delle stagioni, rimarca l’impasse nel fluire dei giorni. E svanisce la bellezza dell’esistere, il desiderio di fare, di vivere, talvolta anche solo di essere. La scintilla del divino è nel cuore di ogni essere umano e Stefania Lupelli ricorda che per gli antichi l’uomo religiosamente può divenire Dio” e “La cupezza e l’autunno dell’anima non si coniugano con il passare delle stagioni e quindi della vita. È la lotta fra l’interiorità e la solitudine che mostra una coscienza sola e irrisolta presa dal destino. Ma la ruota del tempo scorre” – afferma Manlio Triggiani nella sua prefazione. Dello spirito che soffia dovunque vuole

“Il titolo è desunto da un magnifico verso che troviamo nella prima parte. E quel vento, che fa da patria, pare alludere tanto all’imperscrutabilità dello spirito che soffia dovunque vuole, quanto alla precarietà di un’esistenza senza radici”. “La Cassandra della Lupelli è una moderna eroina che vive nell’angoscia ed accetta il nichilismo dei nostri tempi come destino, senza intravedere alcuna via d’uscita – afferma Sandro Marano nella postfazione.

Molto altro ancora resta da scoprire della Lupelli/Cassandra nella lettura dei suoi versi.

Redazione

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