Tempo di lettura: 3 minuti

Il mondo del lavoro in Puglia ha bisogno di risposte occupazionali forti per creare più sviluppo economico e più tranquillità nelle nostre famiglie. Aumento luce, gas e benzina, aumento delle materie prime, reddito di cittadinanza e lavoro nero, stanno portando le nostre aziende e la nostra economia al collasso totale.

Tutto gira attorno al lavoro, al lavoro stabile, al lavoro serio e con le giuste tutele. Il lavoro rende l’uomo e la donna liberi e dignitosi. Questa stabilità nel lavoro è necessaria per la crescita della nostra regione. Per la crescita della nostra economia.

In questi anni lo scenario socioeconomico in Puglia, a seguito della pandemia e della guerra in Ucraina, ha creato moti disagi e problemi. L’ aumento dei costi energetici, l’aumento delle materie prime, il caro benzina e l’aumento delle tasse, hanno portato la nostra regione a produrre di meno. Molte aziende sono fallite o hanno diminuito la loro produzione.

Dal 2021 al 2022 sono diminuite drasticamente le esportazioni dalla Puglia verso quei paesi ricchi che fino a ieri amavano comprare i nostri prodotti, vedi Russia e Cina. Tutto questo ha portato meno produzione, meno lavoro, più disoccupati e più famiglie in crisi economica e meno soldi spesi.

La nostra economia è ferma.

Come si può andare avanti in questa tragica situazione commerciale? Cosa sta accadendo nella nostra regione in questo periodo? Perché le assunzioni sono drasticamente diminuite? Perché le aziende chiudono? Che fanno le nostre istituzioni?  Come diminuire i fallimenti o le chiusure delle attività commerciali?

Cosa succede analizziamo il problema.

Molte aziende pur di andare avanti e far quadrare i conti, visto l’aumento ingiustificato delle bollette della luce, per risparmiare offrono lavoro a molti ragazzi e ragazze pugliesi in maniera precaria o in nero senza tutele.

Questo modo, non corretto di agire, consente alle aziende di pagare meno tasse, far quadrare i loro conti e non chiudere le loro attività produttive e tentare di andare avanti. Un altro fenomeno importante riscontrato in questo ultimo anno è quello del lavoro svolto da chi percepisce il reddito di cittadinanza o la disoccupazione dallo Stato.

Questo fenomeno sta crescendo e si sta sviluppando velocemente da noi in Puglia. Questo modo di operare, in maniera attenta e silenziosa da ambo le parti, lavoratore e datore di lavoro, porta più soldi nelle tasche del lavoratore, perché percepisce due redditi e meno spese per le aziende. (No Inps, no tasse, stipendi bassi per i lavoratori, zero tutele sul posto di lavoro).

Molte aziende rischiano la chiusura immediata con denuncia e il lavoratore, se scoperto dalle autorità competenti, viene denunciato per appropriazione indebita e truffa contro lo Stato. Molte aziende e molti lavoratori pur di andare avanti in questo periodo di grande crisi preferiscono rischiare invece di fallire o non garantire una minima ma importante stabilità alla propria famiglia.

Questo fenomeno sta confondendo il mondo del lavoro in Puglia e anche nelle altre regioni Italiane. Meno assunzioni e meno professioni. Oggi, come notiamo, molte piccole professioni sono diminuite drasticamente e molte aziende non hanno più manodopera professionale.

Infatti, mi chiedo, chi percepisce il reddito di cittadinanza (circa 1000 euro al mese) stando comodamente a casa, può andare a lavorare come pizzaiolo, commesso, cameriere, barman o parrucchiere? Certo che no…

Ormai la confusione è tanta nel modo del lavoro. Se non si interviene con delle misure efficaci e con un controllo capillare del nostro tessuto economico, la situazione peggiorerà sempre di più.

Perché le aziende Pugliesi devono fare queste cose, non giuste, per andare avanti in questo brutto periodo? Perché non aiutarle seriamente? Perché non combattere questi fenomeni?

Secondo il mio umile ma sincero parere, bisogna intervenire con aiuti diretti alle aziende che assumono regolarmente i lavoratori, con aiuti economici seri sulle utenze luce e gas, interventi economici sugli affitti e sui mutui da pagare.

Snellire le tasse e la burocrazia. Incentivare il commercio e tutelarlo. Solo così si può creare un lavoro regolare e con le giuste tutele. Più formazione e inserimento veloce nel modo del lavoro.  Riformare i centri per l’impiego. Incentivare le aziende alle assunzioni. Invece per quanto riguarda il fenomeno dei furbetti del reddito di cittadinanza, bisogna fare più controlli sul Territorio e far capire a tutti che, questo modo sbagliato di agire, toglie il lavoro a chi vuole veramente lavorare e che alla fine poi ci rimettiamo tutti.

Serve in poche parole un forte e serio intervento delle istituzioni, Governo e Regione Puglia.

Basta con questa politica confusa e affaristica. Basta con la spartizione delle poltrone. Basta con questi conflitti tra i partiti che ogni giorno vediamo in tv.

I cittadini pugliesi sono stanchi di essere presi in giro. I cittadini pugliesi vogliono risposte serie e veloci.

Qui non si scherza più con la povera gente….

 

Gigi Leonetti – Coordinatore Regionale Puglia Favorevole.

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.