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Il 17 ottobre, presso Villa Jamele, durante la 27esima edizione di ‘Appuntamento con la Daunia’, si discuterà anche di ricerca partendo dai risultati dello studio dell’Università di Foggia coordinatop dalla professoressa Zina Flagella, secondo il quale i terreni agricoli orsaresi e i prodotti che vi si raccolgono, con specifico riferimento ai legumi (ceci, fagioli e lenticchie), contengono il 20% in più di selenio rispetto alla media riscontrata normalmente in altri agri. Una sostanza antiossidante che previene le patologie correlate all’età, tanto da costituire un ‘elisir di lunga vita’ per i numerosi centenari dei nostri paesi, testimonianza vivente di quanto un ambiente e un’alimentazione salubri e incontaminati siano importanti per il benessere.
Il selenio è un nutriente, un oligoelemento essenziale per l’eliminazione dei radicali liberi, un antiossidante, vale a dire una sostanza capace di difendere le cellule dal danno ossidativo. Ha una proprietà su tutte: quella di difendere l’organismo dall’insorgere di patologie cardiovascolari e di malattie favorite dell’invecchiamento.
La ricerca, lo ricordiamo, era stata commissionata dal Comune di Orsara di Puglia e dall’ex sindaco Tommaso Lecce, nell’ambito del programma di azioni teso a tutelare e valorizzare le produzioni agroalimentari e, più in generale, le eccellenze del comparto primario
Quest’anno, sono due i temi al centro dell’incontro: ‘La Valle della felicità – Gusto, vita e longevità’ e la presentazione del progetto ‘Yest-Human Biodiversity’. Alle ore 11, nella ‘casa di vetro’ di Villa Jamele, la ventisettesima edizione di Appuntamento con la Daunia sarà aperta dai saluti del sindaco Mario Simonelli e del padrone di casa Peppe Zullo. La discussione della tavola rotonda sarà coordinata dal giornalista Oscar Buonamano. Interverranno Pasquale Sasso, ricercatore universitario e giornalista di Forbes Italia; Ketty Panni, presidente di ‘Beate Vivo Farm srl”; l’imprenditore Federico Menetto; il direttore generale di Pugliapromozione, Luca Scandale; il direttore del Dipartimento Turismo ed Economia della Cultura della Regione Puglia, Aldo Patruno; ed Ettore Varricchio, docente di Qualità Agroalimentari dell’Università del Sannio.
“Se ci siamo ancora, dopo 30 anni, è perché non abbiamo mai smesso di credere in quello che facciamo, in questo territorio e nelle persone che tengono ad esso. Non è stato facile e non lo è soprattutto dopo i due anni più duri della pandemia, ma eccoci qua”, ha dichiarato Peppe Zullo, che da tre decenni organizza un evento in cui elaborare e mettere insieme nuove idee per lo sviluppo e il benessere sostenibili, a partire dal buon cibo e dalla cultura. “Gusto, vita, longevità. In ognuno di questi termini, germoglia da radici profonde il concetto di persistenza, quello di esserci nel tempo, di proseguire un cammino virtuoso affrontando e superando difficoltà e ostacoli”, si legge nell’invito che, come da tradizione, annuncia e approfondisce i temi dell’incontro. “I ventisette anni di Appuntamento con la Daunia sono la testimonianza viva e prolifica di una continuità – e di una comunità di persone, dei loro valori e di ciò che sono capaci di ideare e produrre – che da tre decenni è in continuo divenire. Un cambiamento persistente, alimentato da cose buone, donne e uomini capaci, luoghi e visioni che esprimono, rappresentano e offrono sogni e concretezza: vivere e sviluppare il territorio credendo e investendo sulle sue potenzialità”.
Natura, nutrizione e cultura sono gli ingredienti di quella che Peppe Zullo ha ribattezzato come la Valle della Felicità, un’area che comprende Orsara e gli altri incantevoli borghi dei Monti Dauni, all’interno della quale sviluppare azioni e progetti improntati a valorizzare stili di vita, di alimentazione e fruizione del territorio capaci di costruire il futuro.