Tempo di lettura: 4 minuti

Se si è stanchi del solito cibo, allora potrebbe essere il momento di provare qualcosa di nuovo e magari di esotico. In tal senso, la cucina africana è ricca di piatti fantastici e saporiti che sicuramente sapranno dare una marcia in più alla tavola.

Dal pollo al curry alla zuppa di arachidi, ce n’è davvero per tutti i gusti. In questo articolo verranno presentati alcuni piatti da preparare anche nel caso in cui aveste invitato alcuni amici a cena.

Gli antipasti e i primi piatti

Se si parla degli antipasti, ci sono due ricette che ogni appassionato di cucina dovrebbe provare assolutamente. Si fa riferimento nello specifico al Kafteji e all’Omek houria.

Andiamo con ordine, iniziando proprio dal Kafteji. Si tratta di un piatto a base di verdure fritte (patate, peperoni, melanzane) davvero stuzzicante e ricco di sapori, al punto da rappresentare una vera e propria esplosione di gusto. Una volta fritte, le verdure vengono aggiunte ad uno stufato di carne (quasi sempre agnello) ben condito. Il piatto viene poi portato in tavola ancora caldo e accompagnato con il pane.

L’Omek houria, invece, è un’insalata a base di ortaggi e verdure, dove le carote diventano le grandi protagoniste del piatto, insieme alle olive e alle uova sode. Gli ingredienti vengono poi conditi con una salsetta a base di olio d’oliva, aglio, aceto, sale e pepe.

Per quanto riguarda i primi piatti, non potremmo non parlare del classicissimo couscous di verdure e di una ricetta come il Kosheri. Si comincia proprio da quest’ultima. Il Kosheri è un piatto a base di riso e lenticchie, che vengono poi insaporiti con una salsa piccante a base di pomodori, aglio e cipolla. Una volta cotti, gli ingredienti vengono disposti in un piatto da portata e possono essere conditi aggiungendo un uovo fritto.

Il couscous di verdure è invece una sorta di piatto “povero”, ed esistono mille varianti, dalle verdure arrostite fino ad arrivare alla versione con quelle in agrodolce.

I secondi piatti e i dolci

Si inizia con il Mehchi, un piatto tunisino molto classico. In questo caso, si tratta di una preparazione a base di agnello (o manzo), cucinato con verdure in umido. Le verdure, nello specifico, vengono usate come “contenitori” per ospitare il ripieno alla carne.

Il Kofta, invece, è un piatto a base di carne macinata (di solito agnello), che viene poi lavorata in palline e successivamente cotta. Si tratta dunque di una sorta di polpette. In alternativa, se si prediligono i piatti a base di carne bianca o semplicemente per fornire un’alternativa ai propri commensali, si potrebbero realizzare delle ottime tajine di pollo, basterà seguire la ricetta tradizionale che richiede pochi e semplici passaggi.

Se si passa ai dolci, ecco il Ka’k Hilu. Si tratta di un dolce che ricorda molto da vicino i nostri taralli, con un gusto reso più forte dall’utilizzo dei semi di finocchio e di sesamo.

Infine, si chiude citando un’altra ricetta davvero speciale, ovvero il Basboosa: un dolce a base di semolino, sciroppo, burro chiarificato, mandorle e lievito. In conclusione, la cucina africana concede davvero tantissime ricette dolci e salate, pronte per arricchire le nostre tavole.

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.