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Si è svolta stamane, nella splendida cornice del Salone delle Feste al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, della Presidente di Eni Lucia Calvosa e dell’Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi, la cerimonia di premiazione “Eni Award”.
Il premio, istituito nel 2007 e divenuto nel corso degli anni un punto di riferimento a livello internazionale al fine di trovare nuove soluzioni tecnologiche per disporre di energia pulita, promuovere la ricerca scientifica, la sostenibilità e il rispetto dell’ambiente, è stato conferito quest’anno anche ad un gruppo di ricercatori dell’Istituto di nanotecnologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Nanotec) di Lecce. Si tratta di
Francesco Bisconti, Antonella Giuri, Aurora Rizzo e Silvia Colella, premiati assieme a Paolo Biagini e Riccardo Po’ (Eni) per aver brevettato celle fotovoltaiche semi-trasparenti a base peroskite ed il procedimento per produrle.
La brillante intuizione che è valsa il prestigioso riconoscimento, riguarda celle solari innovative semitrasparenti a base di perovskite. In particolare, il team che ha elaborato l’idea ha scoperto che l’inclusione di un polisaccaride a base di cellulosa nello strato foto-attivo della cella solare porta ad un incremento notevole, superiore al 40%, della trasmittanza del dispositivo senza comprometterne le prestazioni fotovoltaiche.
“L’incremento della trasmittanza, oggetto del brevetto, è fondamentale se si pensa alla futura integrazione di questi dispostivi fotovoltaici nell’ambiente architettonico urbano (“Building Integrated Photo Voltaic” – BIPV), come ad esempio in finestre fotovoltaiche, barriere antirumore, illuminotecnica, design, pubblicità, nelle serre e nell’industria dell’automobile”, spiega Aurora Rizzo, responsabile e coordinatrice per il CNR-Nanotec del progetto congiunto ENI-CNR. “Il progetto a cui lavoriamo è dedicato allo sviluppo di nanocompositi a base di perovskite e polimero per dispositivi fotovoltaici. Il risultato ottenuto apre nuove prospettive nella diffusione capillare della tecnologia fotovoltaica, al fine di sopperire in maniera eco-sostenibile alla crescente richiesta di energia e il riconoscimento che ne è conseguito è motivo di grande soddisfazione per noi.
“Siamo orgogliosi, in quanto istituto di nanotecnologia, per questo prestigioso premio”, aggiunge Giuseppe Gigli, direttore del Cnr-Nanotec.“E’ un riconoscimento importante per il lavoro svolto in questi anni nel settore dei materiali avanzati per il fotovoltaico ibrido di ultima generazione. L’obiettivo da raggiungere adesso, portare queste tecnologie del futuro nel presente”.
Nella foto: Paolo Biagini (Eni) e Francesco Bisconti (CNR), in rappresentanza del team di ricerca congiunto delle società Eni e CNR, per avere brevettato un processo per la produzione di celle fotovoltaiche semi-trasparenti a base di perovskiti.