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In una Italia sempre più divisa, in cui la ripresa economica lenta e marginale esclude e divide ferocemente alcune aree del nostro paese, rendendole prive di progetti, di sviluppo e di crescita, la politica attuale con i suoi modi di fare contribuisce e alimenta sempre di più la sfiducia dei cittadini nelle Istituzioni.
Gli italiani vedono nella politica e nelle istituzioni, delle entità lontane dai bisogni sociali, entità lontane dalle comunità civili, entità lontane dalle realtà e dalle problematiche che affliggono la nostra società e le nostre città. I cittadini non si sentono più rappresentati dai politici che negli anni passati hanno votato e si sentono esclusi da ogni forma di partecipazione politica.
Zero circoli aperti nelle città e nei paesi, zero incontri, zero manifestazioni, la base ormai non viene considerata, tranne quando ci sono le votazioni.
Oggi diventa sempre più urgente riannodare i fili di una società sfilacciata e in profonda crisi valoriale, una crisi collegata a quella economica e politica, fortemente legata oggi al fallimento delle nostre istituzioni.
Una situazione così critica va arginata con una potente e forte partecipazione da parte dei cittadini e dei rappresentanti politici
all’interno dei processi sociali, culturali e politici della nostra cara Italia.
Tutti noi dobbiamo cercare con chiarezza e convinzione il percorso da seguire per uscire da questa brutta situazione.
La politica Italiana deve riconquistare la fiducia dei cittadini.
Con loro deve iniziare un percorso, dove, i cittadini devono essere protagonisti del cambiamento. Creare lavoro, tutelare le nostre regioni facendo emergere le tante ricchezze ambientali, turistiche, culturali, agroalimentari e industriali. Aiutare i giovani con la formazione e l’inserimento veloce nel mondo del lavoro. Garantire una sanità eccellente, con cure e visite immediate. Aiutare le aziende e le famiglie, che per colpa del Covid e della guerra in Ucraina, stanno vivendo una forte crisi economica dovuta al caro bollette e al costo esagerato delle materie prime.
In poche parole, secondo il mio umile parere, il governo deve intervenire con leggi e aiuti economici immediati. Non deve aspettare le decisioni dell’Europa ma intervenire con delle proprie politiche sociali e con le proprie idee.
Il Governo Italiano solo cosi può recuperare la fiducia dei cittadini. Voglio ribadire a tutti i cittadini che comunque bisogna andare a votare il 25 settembre. Il voto è un nostro diritto ed è un dovere civico. Non votare significa fare come gli struzzi…Mettere la testa sotto la terra… pur di non vedere i tanti problemi che ci affliggono.
Con il voto dobbiamo cambiare la nostra situazione, lasituazione della nostra cara ITALIA.
Gigi Leonetti
Coordinatore Regionale Movimento Puglia Favorevole.