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A Gravina in Puglia si conclude la prima edizione del Festival Giovanile della Lirica, con tre produzioni speciali: un concerto omaggio a Franz Schubert e ai suoi Lieder, e due opere di repertorio come «Don Giovanni» di Mozart e «La Bohème» di Puccini. Con la direzione artistica di Katia Ricciarelli.
Si avvia alla conclusione la prima edizione del Festival Giovanile della Lirica, inserito all’interno del progetto REMM (Residenze Musicali Murgiane), con la direzione artistica di Katia Ricciarelli e la presidenza di Francesco Zingariello. La città di Gravina in Puglia sarà come sempre il palcoscenico privilegiato dei tre ultimi spettacoli che si svolgeranno sabato 17, domenica 18 e lunedì 19 settembre.
Sabato 17 settembre, alle 21, sulla Terrazza della Fondazione Ettore Pomarici Santomasi (via Museo 20), andrà in scena uno speciale concerto su «I Lieder di Schubert», nel 225° anno dalla nascita del grande compositore viennese. Sarà un viaggio attraverso i Lieder più rappresentativi di Schubert, con la voce recitante di Maria Grazia Zingariello che racconterà e spiegherà dal punto di vista musicologico i temi dei Lieder e tutto ciò che riguarda il mondo schubertiano. Ad esibirsi saranno le voci dei soprani Romilda Di Serio, Adriana Sansonne e Ilaria Cuscianna, e del baritono Raffaele Berloco. Maestro al pianoforte sarà Piero Cassano, in un impaginato che proporrà, dal ciclo «Winterreise», i lieder «Gute Nacht», «Auf dem Flusse», «Der Wegweiser», «Das Wirtshaus» e «Der Leiermann». E poi ancora si potranno ascoltare altre pagine celebri, come «Der Tod und das Mädchen», «Gretchen Am Spinnrade», «Nacht und Träume», «Lied der Mignon», «Ständchen», «An Die Musik».
Domenica 18 settembre, alle 21, al Castello Svevo di Gravina in Puglia andrà in scena «Don Giovanni» di Wolfgang Amadeus Mozart. È l’opera buffa che ha rivoluzionato il teatro musicale, il melodramma capolavoro di fine ‘700, il lavoro tra i più applauditi nella storia dell’opera. È il «Don Giovanni», il «dissoluto punito» che fa da ponte tra il Classicismo musicale più maturo e il Romanticismo che già mostra i suoi primi tratti inconfondibili. In scena, nel dramma giocoso che Mozart ha tratto dal libretto di Lorenzo Da Ponte (che a sua volta aveva attinto a numerose fonti letterarie dell’epoca), ci saranno l’«Orchestra virtuale OLES» e il Coro Lirico «Opera Studio 2.0» diretti da Francesco Zingariello. La prestigiosa regia di Katia Ricciarelli, grande conoscitrice del teatro mozartiano, terrà le fila del melodramma, in un progetto composito e articolato, che si avvarrà anche dell’innovativa tecnica del video mapping (produzione multimediale di Opera Prima srl). Grazie a questa, infatti, le tre pareti del Castello Svevo costituiranno la preziosa scenografia tridimensionale dell’opera, in una suggestione che vedrà il pubblico totalmente immerso all’interno del «Don Giovanni» stesso. Sarà Gianpiero Francese a curare questa parte della regia in video mapping: tale tecnica renderà unica la messa in scena, poiché pienamente godibile soltanto all’interno del Castello Svevo di Gravina. Impreziosendone la magia e contribuendo in maniera solida e sostanziale alla sua valorizzazione, tra i migliori gioielli storici e culturali che la Puglia possa vantare.
Non sarà però solo il settore visivo a beneficiare delle avanguardie tecniche: quest’aria di innovazione interesserà anche il reparto audio, grazie all’utilizzo di tecniche di registrazione innovative che permetteranno di simulare la presenza di orchestra e coro. Il cast, con artisti provenienti da tutta Italia, sarà formato dalle voci di Alberto Zanetti (Don Giovanni), Gianvito Ribba (Commendatore), Bambina Viscovo (Donna Anna), Francesco Panni (Don Ottavio), Biancamaria Tivelli (Donna Elvira), Pedro Carrillo (Leporello), Mattia Ribba (Masetto), Maria Vincenza Carenza (Zerlina). Voce narrante e guida dell’intero spettacolo sarà la giovane attrice Maria Grazia Zingariello.
Lunedì 19 settembre, alle 21, sempre al Castello Svevo di Gravina, toccherà a «La Bohème», il capolavoro di Giacomo Puccini che più di ogni altro, ad oltre un secolo dalla sua prima rappresentazione, mantiene intatto il fascino della Parigi bohémienne, con il Café Momus e la misera soffitta in cui quattro giovani artisti conducono «una vita gaia e terribile». «La Bohème» sarà rappresentata in forma scenica, in una accurata selezione delle migliori perle tratte dall’opera, senza perdere l’unità di luogo e azione che caratterizzano il capolavoro: la voce narrante, per cucire i fili della trama, sarà quella di Katia Ricciarelli, con la regia di Gianpiero Francese; il cast principale, nei ruoli di Rodolfo, Marcello, Mimì e Musetta, sarà composto rispettivamente dal tenore Nicola Malagnini, dal baritono Pedro Carrillo e dai soprani Bambina Viscovo e Enrica Musto, accompagnati al pianoforte da Piero Cassano (che interpreterà anche il compositore stesso, Giacomo Puccini).