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SOCIETA’ CIVILE ESCLUSA DALLE LISTE… SEMPRE I SOLITI NOMI… SEMPRE I SOLITI POLITICI. TUTTA PROPAGANDA E NIENTE CAMBIAMENTI IN QUESTA POLITICA.
Molte volte mi chiedo perché i cattolici italiani si impegnano numerosi in grandi manifestazioni, sono sempre presenti in Italia con molte associazioni, sono presenti nel mondo del volontariato e nella società civile e poi “non si impegnano fino in fondo” nella politica attuale?
Molte associazioni cattoliche, con i propri numerosi movimenti, possono creare un “vero” terzo polo nella nostra politica attuale?
Perché non si riesce a creare un partito politico composto dai cosiddetti cattolici/moderati, dai politici di centro e dai tantissimi incerti?
Uniti i cattolici, potrebbero incidere e decidere le sorti del nostro paese.
Quasi tutti i partiti (dal centrodestra al centrosinistra) quando partecipano alle competizioni elettorali rispettano sulla carta (nei loro programmi) i valori cristiani. Questo per recuperare il voto dei tanti cattolici che non hanno una casa politica. Ma poi dopo le votazioni che succede? Cosa Fanno per far rispettare questi valori? Un bel niente.
Un partito politico o un movimento politico, che dice di essere Cattolico, deve realmente difendere i propri valori cristiani.
Un partito politico cattolico deve avere un suo simbolo e avere il coraggio di far sentire la propria voce. Deve scendere in campo, partecipare alle competizioni elettorali e fare eleggere più rappresentanti possibili.
Ma oggi i cattolici, come gruppo unito, non esistono più in politica.
Non ci sono più vescovi, arcivescovi o sacerdoti che chiedono fermamente una partecipazione attiva alla politica dei loro fedeli. Le nostre chiese o per la precisione le nostre comunità parrocchiali non si interessano più di fare politica e non inseriscono più nei loro programmi pastorali la formazione sociopolitica. Infatti, è marginale in politica parlare della famiglia, della difesa del bene comune e dei tanti valori cristiani.
Oggi ci sono persone che fanno politica in un modo, professano e seguono la religione cattolica in un altro modo… senza unire le due cose. Oggi sono diventati tutti “Laici”.
Quando non si vuole unire la religione con la politica o con lo stato, quando non si vuole unire la religione con temi molto importanti, quando si cerca la libertà di pensiero, oggi si usa spesso la parola “Laico”.
Peccato perché la Chiesa Cattolica con tutti i suoi credenti e le sue tante comunità, rimane la più grande rete sociale nel nostro paese. Una rete che potrebbe incidere seriamente sulle scelte dei partiti e di chi ci governa.
Per quanto riguarda le liste presentate oggi 23 agosto 2022 dai partiti politici che parteciperanno alle prossime politiche a settembre, molti giornali nazionali e locali ci hanno sottolineato l’assenza di candidati provenienti dalla società civile.
Un vero scandalo. La nostra società civile è stata sacrificata per dare spazio sempre ai soliti politici e ai loro “paracaduti” per essere eletti. Tutto questo perché i posti in palio sono diminuiti drasticamente (taglio di un terzo dei seggi).
La cosa scandalosa è che ci sono politici candidati in più regioni, politici che sono ormai trent’ anni e più che fanno politica, ci sono ritorni in politica di vecchie glorie, di personaggi della tv e dello sport. Ma tutti i professionisti della società civile perché non sono stati candidati? Perché i partiti che da anni parlano di cambiamento e di svecchiamento della politica hanno riconfermato sempre i soliti politici? Perché i partiti politici non hanno avuto il coraggio di cambiare questa politica? Si parla sempre dei giovani e della politica… si parla sempre di cambiare questa politica… Ma mi sa che è tutta “PROPAGANDA”.
“Votare oggi sarà molto difficile. Ma bisogna andare a votare perché il voto è un diritto e anche un dovere civico”.
Gigi Leonetti
Coordinatore Regionale di Puglia Favorevole