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Tumore della mammella: al via una due giorni di discussione internazionale per dialogare di ricerca scientifica, cure e assistenza sanitaria. Il 24 e 25 giugno, presso l’aula Magna del Policlinico di Bari si confronteranno scienziati, medici ed esperti per valorizzare i risultati più recenti degli studi clinici in materia oncologica. Un evento promosso ed organizzato dal Prof. Camillo Porta (Professore Ordinario di Oncologia Medica e Direttore della U.O.C. di Oncologia Medica Universitaria del Policlinico di Bari), dalla Dott.ssa Stefania Stucci (Dirigente Medico presso la U.O.C. di Oncologia Medica Universitaria del Policlinico di Bari) e dal Dott. Vito Lorusso, Primario della U.O.C. di Oncologia Medica dell’IRCCS di Bari. Nell’ambito del meeting sarà presentato alla stampa la prima edizione di “Tumore della mammella: il punto di vista della donna, Puglia on the road”.

“La sopravvivenza di pazienti, affetti da carcinoma mammario, grazie ai nuovi farmaci – spiega Lorusso – è più che raddoppiata (da 18 a 36-40 mesi), se utilizzati in fasi più precoci, dopo l’Intervento chirurgico. L’incontro, tra l’altro, fornirà la sintesi dei dati scientifici esposti nell’ambito dell’American Society of Clinical Oncology per illustrare i risultati più recenti degli studi clinici in ambito internazionale. L’obiettivo, dunque, è di fornire agli addetti ai lavori un panorama completo delle terapie più attuali per il carcinoma mammario”.

La due giorni di formazione, mira ad avviare una confronto tra specialisti e medici del territorio per parlare dei percorsi diagnostico-terapeutici delle pazienti oncologiche e di creare la rete, attraverso percorsi di dialogo istituzionale e associativo.

“Il progetto – aggiunge Stucci – “Tumore della mammella: il punto di vista della donna, Puglia on the road” è un percorso itinerante dei centri oncologici coinvolti nella gestione del tumore al seno afferenti alla Rete oncologica pugliese. Protagonista della giornata, di fatto, sarà la figura femminile in qualità di paziente e donna, impegnata nella quotidiana attività socio-lavorativa, nonchè di operatore sanitario coinvolto nel management del carcinoma mammario. La nostra mission è anche potenziare la ricerca clinica, offrire al paziente oncologico trattamenti innovativi, ridurre la spesa sanitaria in quanto, nell’ambito di progetti scientifici e clinici, i farmaci vengono forniti gratuitamente e, soprattutto, ridurre l’emigrazione sanitaria verso le grandi regioni settentrionali. Il nostro obiettivo, infine, è anche quello di valorizzare il ruolo della donna che, sia nella parte di paziente che di operatore sanitario, deve essere potenziato dalle istituzioni e dai percorsi stabiliti per la diagnosi e cura della mammella”.

Redazione

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