Tempo di lettura: 2 minuti
Si definisce “la casa dell’esport e del gaming” e forse basta questo per capire che è qui il futuro del gioco. Stiamo parlando di 2Watch, canale tematico creato e pensato dai gamers e fatto per i gamers.
A spiegare la sua unicità è Viviana Cavaliere, che sul blog di EsportsMag parla della sua azienda come di una start up innovativa, dedicata al mondo dei giochi elettronici e del gaming, indirizzata soprattutto alla Generazione Z ma non solo. Il suo obiettivo è quello di avvicinare sempre più giocatori occasionali e saltuari al mondo del gioco online, creando nuova linfa per lo scenario italiano.
“L’obiettivo principale di 2Watch è senz’altro quello di portare il gaming a un livello mainstream – ha spiegato Viviana Cavaliere – e farlo uscire dalla sua nicchia di mercato. Vogliamo che, tramite i nostri format e contenuti editoriali, il gaming diventi spettacolo, intrattenimento puro, un bellissimo programma da guardare la sera con tutta la famiglia, con gli amici oppure nei momenti liberi e di svago”.
La parola chiave, insomma, è intrattenimento. E l’industria del gaming ha deciso di perseguire questo obiettivo mettendo in campo un panorama frastagliato, diverso, eterogeneo per raggiungere un pubblico sempre più ampio: dai giochi casual fatti di puzzle, trivial e sports fino alle simulazioni e ai giochi di ruolo. Una menzione va fatta anche per la nicchia delle slot gratis, una tipologia di gioco che sulla base dei dati raccolti da SlotMania coinvolge quasi tre milioni di italiani e 50 a livello mondiale, e che si è affermata rapidamente tra i passatempi più comuni tra gli appassionati di gaming.
Il tutto prevalentemente da smartphone: le applicazioni gaming, in Italia, hanno infatti registrato un aumento annuale del 36% di istallazioni su IOS e del 9% su Android rispetto ai primi tre mesi del 2020, sono questi i dati resi noti da la Repubblica, a confermare lo stato di forma del settore. Che, non a caso, nel 2021 ha generato 14 miliardi e mezzo di dollari per l’acquisizione di app da gioco. Un flusso di denaro che, ovviamente, si riversa sull’occupazione e sulle figure professionali che agiscono nel gaming: “I brand stanno ampliando i propri orizzonti e inseriscono le donne in quasi tutte le strategie media, laddove in target – ha spiegato di nuovo Viviana Cavaliere – Abbiamo sempre più progetti che mirano all’inclusione, alla diversità, all’abbattimento di qualsiasi barriera. Mi sento di dire che il gaming sta diventando un posto “migliore””.
Qualcosa di più, insomma, di un semplice gioco. Ma una vera e propria industria, che nei prossimi anni sarà sempre più centrale nella nostra economia.