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Nel 2022 saranno oltre 300 i futuri medici americani che passeranno l’estate in Italia, affiancando i nostri professionisti in 4 delle migliori strutture ospedaliere tra Roma, Milano e Genova.

Doctors in Italy Fellowship è il primo programma 100% italiano che permette a studenti stranieri di facoltà sanitarie di scoprire la nuova frontiera del Made in Italy: la medicina.
“Il nostro obiettivo è di dare alla medicina e al mondo della salute in generale un respiro internazionale.” Afferma Nadia Neytcheva, co-Founder e CEO di Doctors in Italy “Il progetto nasce nel 2018 e dal 2020 è entrato a far parte anche delle eccellenze selezionate da Bocconi 4 Innovation. Grazie a realtà come la nostra tutti gli studenti avviati a professioni sanitarie, Statunitensi in prevalenza ma anche di altri Paesi, hanno l’opportunità di venire nel nostro Paese, per un minimo di due settimane, e seguire i nostri medici in corsia come osservatori, sperimentando dal vivo quella che è la professione medica. Questa esperienza lascerà loro un imprinting sia umano che professionale, si tratta infatti di un’opportunità unica per vedere un sistema sanitario pubblico riconosciuto come eccellenza a livello mondiale.”
Da Milano a Roma passando per Genova saranno oltre 300 gli studenti che quest’anno seguiranno i nostri medici in corsia. Doctors in Italy al momento collabora con tre eccellenze ospedaliere: Gruppo MultiMedica a Milano, Ospedali Galliera a Genova e Campus Bio-medico di Roma. Presso queste sedi i fellows, ovvero gli studenti osservatori, oltre a sperimentare la vita in corsia hanno anche l’opportunità di seguire progetti di ricerca, respirando l’aria innovativa tipica dei nostri istituti di ricerca.
Non solo ospedale, gli studenti, durante la loro permanenza avranno modo di vivere la nostra Penisola grazie alle attività organizzate dai team di ogni città, perché ovviamente, in Italia, non ci si può dimenticare della storia e della cultura.
La prossima generazione di medici si sta preparando ad un mondo sempre più interconnesso, in cui la cooperazione e la comunità hanno un ruolo centrale. Lo conferma anche la borsa di studio stanziata recentemente da Barack Obama e Brian Chesky di Airbnb (The Voyager Scholarship), per supportare la mobilità internazionale dei giovani americani che scelgono una professione a beneficio della collettività.
Prima della pandemia erano 39 mila gli studenti americani che ogni anno sceglievano l’Italia come destinazione per esperienze di studio o stage. Alla ripresa dei viaggi, si aggiunge il desiderio delle nuove generazioni di fare esperienze di vita in altri paesi e ampliare i propri orizzonti culturali.
L’Italia è da ritenersi un luogo all’avanguardia per quanto riguarda l’istruzione internazionale in campo medico, infatti, oltre ai programmi brevi come la Doctors in Italy Fellowship, sono 13 le università pubbliche e 5 le private che offrono corsi di laurea in Medicina in lingua inglese.
Il Made in Italy va quindi oltre il food&fashion e si continua ad affermare anche in ambito medico. Il nostro paese diventa così portabandiera di quello che sempre di più si sta scoprendo essere il futuro della medicina: una cooperazione globale per una salute più accessibile e inclusiva.
Redazione

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