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Proprio come il Piano Marshall originale (l’«European Recovery Program»), il gigantesco piano politico-economico statunitense avviato nel 1947 per la ricostruzione dell’Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale, il Superbonus 110% rappresenta un piano dalla portata titanica, in grado di portare benessere economico (introducendo un nuovo modo di investire negli immobili, non in ottica speculativa ma pensando ad un miglioramento della loro sostenibilità) e progresso socio-ambientale (attraverso una drastica riduzione delle emissioni inquinanti).
Per tracciarne una mappa delle potenzialità e degli impatti, ecco che Ener2Crowd.com, la prima piattaforma italiana di lending crowdfunding ambientale ed energetico, insieme al GreenVestingForum.it, il forum della finanza alternativa verde, lancia l’«Osservatorio Superbonus 110%».
«Il nostro scopo precipuo è quello di monitorare gli impatti economici ed ambientali legati alla manovra di supporto alla riqualificazione energetica degli edifici residenziali ad uso privato, nota come Superbonus 110%, con un focus particolare sull’opportunità di investimento per le persone, rappresentata dal finanziamento dei progetti tramite lo strumento del lending crowdfunding» spiega Giorgio Mottironi, cso e co-fondatore di Ener2Crowd nonché chief analyst del GreenVestingForum.it.
L’Edizione 2022 dell’Osservatorio si fonda sui dati riconducibili a 19 operazioni di riqualificazione energetica residenziale promosse e co-finanziare da Ener2Crowd, nonché sulle risultanze dello stato energetico del comparto immobiliare già condivise dal professor Marco Casini in un’intervista su Fysinews.com (The Sustainable Planet Voice).
«Per ogni progetto —prosegue Mottironi— è stato possibile rilevare parametri economici, tecnici ed ambientali: capex necessari, lista di interventi di aumento dell’efficienza energetica e di produzione da fonti rinnovabili, metri quadri di superficie residenziale coinvolti, numero di unità immobiliari, riduzione di consumi energetici e di emissioni di CO2 previste».
L’aggregazione di tali dati —tra loro a volte molto differenti, proprio in virtù dell’eterogeneità del parco residenziale osservato— ha permesso di produrre diversi indicatori rappresentativi dei costi e delle potenzialità del “Piano Marshall” nostrano.
Le conclusioni? «Grazie ai 30 miliardi di euro stanziati dal governo italiano per il Superbonus 110%, alla fine circa 330 mila famiglie avranno potuto beneficiare di 600 milioni di euro di risparmi energetici diretti» sintetizza Mottironi.
«E —grazie al crowdfunding di Ener2Crowd— investire in tali opportunità genera anche un 6% di rendimento lordo annuo per chi sceglie questo innovativo metodo di “investire nel mattone”» puntualizza Niccolò Sovico, ceo, ideatore e co-fondatore della piattaforma.
Certo è che, come evidenzia l’Osservatorio, il settore residenziale in Italia è per il 70% obsoleto ed insostenibile da un punto di vista energetico, la qual cosa porta ad una maggior spesa pari a 2.100 euro in più ogni anno rispetto agli edifici progettati secondo i più aggiornati parametri ambientali.
«Riqualificare energicamente gli stabili ad uso civile può avere un costo di circa 773 euro al metro quadro, rappresentando così una sfida finanziaria che si è riusciti a vincere solo grazie all’introduzione del meccanismo di cessione di crediti fiscali riconosciuti» sostiene Giorgio Mottironi.
Un’iniziativa fondamentale, dato che la maggior parte di questi edifici, responsabili del 39% delle emissioni del Sistema Paese, saranno ancora presenti al 2030 ed al 2050, date cruciali per raggiungere gli obiettivi di riduzione rispettivamente del -40% rispetto al 1990 e “net-zero”.
Grazie all’utilizzo del lending crowdfunding di Ener2Crowd a sostegno del finanziamento delle imprese impegnate nelle attività di riqualificazione energetica del parco residenziale Italiano, è stato possibile inaugurare una nuova stagione di investimenti nel settore immobiliare, caratterizzata da 25 milioni di euro di progetti finanziati dalla piattaforma per un totale di 28 mila metri quadri riqualificati ed un risparmio energetico di 2,6 milioni di kWh/anno.
Senza contare poi il rendimento annuo lordo del 6% per i capitali investiti e la redditività ecologica, pari a circa 1.200 euro all’anno per ogni tonnellata di CO2 abbattuta.
Se l’intera misura di 30 miliardi di euro fosse accompagnata da iniziative di finanziamento sociale e popolare —anche solo per il 19% (dato medio di Ener2Crowd)— questa potrebbe generare un beneficio economico diretto di circa 350 milioni di euro, da sommare ai circa 600 milioni di euro di risparmi energetici stimati, per un totale di circa un miliardo di euro al primo anno per il Sistema Paese.