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Apre il sipario della sfilata Spring Summer 2022 di Roberta Bacarelli il ledwall illuminato di giallo e azzurro, i colori dell’Ucraina. E la voce fuori campo di Anna, storica modella di questa e tante altre sfilate, richiama l’attenzione del pubblico sulle tragiche vicende che si stanno compiendo nel suo paese; lei, incinta, è l’immagine della vita che va avanti e della speranza in un futuro migliore.
Inizia dunque con il cuore la sfilata Live in Color e con un pensiero rivolto da una donna a tutte le donne, perché non restino indifferenti. Prosegue poi sulle note delle canzoni più amate negli anni 60-70, da Mina alla Vanoni, a Patty Pravo, Nada, che accompagnano il movimento sinuoso di look ben caratterizzati alternati ad altri più romantici ed evanescenti a comporre una collezione vivace e colorata dove su tutto spiccano sete e patterns in stile Sixties e Seventies. Hanno sfilato insieme alla modella con il pancione, bambini in eleganti pendant, figli di amiche della stilista, la radiosa Veronica Maya, Brenda Morra e Raffaella Rocco.
La collezione
Gli abiti della collezione Spring Summer 2022 segnano un ritorno agli anni ‘60-’70 ripercorrendo un trend che le è molto vicino, rivisitato in una chiave femminile e didascalica ma sempre di grande ispirazione. È un decennio caratterizzato dalla forte rivoluzione generazionale in cui si afferma un nuovo modello femminile.
È l’epoca della rivoluzione sessuale, di Woodstock, di rottura delle regole. Il modo di vestire degli hippies diventa simbolo di libertà e rinascita (anche nell’era post Covid) che porta in auge un look meno impostato e più naturale. Senza dimenticare, tra le pieghe giocose dei capi, quella connaturata eleganza di cui sentivamo la mancanza dopo l’abuso, volenti o nolenti, di comfort style.
Roberta Bacarelli si fa portavoce di questo manifesto di libertà femminile facendo sfilare in passerella modelle in abiti protagonisti realizzati con pattern e stampe sixties e seventies dove il colore, sia unico che proposto in diversi contrasti cromatici, i dettagli preziosi insieme all’energia delle fantasie danno grande carisma alla collezione. Il nero rincorre i colori in un eterno gioco degli opposti utilizzato in chiave fortemente grafica. Le superfici pink si alternano a lampi di nuances pastello e le linee si rendono pulite e ben disegnate.
Sete sinuose e chiffon eleganti conducono gli spettatori nel passato legandoli alla memoria di quegli anni indelebili attraverso fili, o per meglio dire foulard scenografici must di collezione. I foulard vestono la testa come tanto piaceva a Twiggy. Evergreen i pantaloni a zampa insieme alle camice annodate. Passe-par-tout i trench in lino. Se gli abiti corti mettono in evidenza le gambe, gli accessori focalizzano l’attenzione sul viso. Bottoni e chiusure metalliche diventano particolari decorativi ed eye-catching. La ballerina bon ton degli anni 60 si alterna alla zeppa super colorata ricalcando il percorso dai ’60 ai ’70.
Credits
Per questa edizione hair & make up delle modelle sono stati curati dall’Accademia trucco Liliana Paduano make up. Seating & Front Door Mila Gambardella, Le Mille Me Communication.