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Sempre più persone scelgono di mettersi in viaggio e andare alla scoperta del mondo a bordo di una moto. Oltre alla sensazione di libertà assoluta che questi mezzi di trasporto sanno trasmettere, bisogna tenere conto della grande comodità e praticità che assicurano negli spostamenti (anche su distanze importanti). Senza dimenticare la bellezza degli itinerari che è possibile mettere a punto, attraversando luoghi e panorami da osservare da una prospettiva insolita.

Dopo aver scelto la tipologia di due ruote più congeniale alle proprie necessità di viaggio, sarà necessario provvedere alla sottoscrizione della relativa polizza assicurativa. Il consiglio per avere la più vasta panoramica del settore è quello di passare in rassegna le assicurazioni online su ComparaSemplice.it, piattaforma specializzata nel confronto delle diverse soluzioni. Servizi, tariffe e altri aspetti chiave potranno essere velocemente consultati con il risultato di scegliere sempre il prodotto più adatto a rispondere alle personali necessità ed aspettative.

L’importanza di valutare le personali abitudini di guida

Tra le varie formule che i centauri scelgono di attivare con maggior ricorrenza c’è senza dubbio quella dell’assicurazione moto a chilometro, perfetta per quanti scelgano di utilizzare il mezzo a due ruote per coprire distanze brevi oppure saltuariamente. Si tratta di persone per le quali la sottoscrizione di una polizza di tipo annuale finirebbe per rappresentare un costo eccessivo. Se infatti si ha l’abitudine di andare in moto più che altro nei mesi estivi, per poi riporla nella stagione fredda, non ha senso pagare il premio assicurativo per tutti e 12 i mesi dell’anno.

Le compagnie hanno studiato sempre nuove soluzioni per andare incontro alle diverse abitudini degli utenti, quindi sono state messe a punto formule assicurative particolari pensate proprio per coloro che fanno un uso non troppo intenso del mezzo a due ruote. Il riferimento è a prodotti come l’assicurazione a chilometro, detta anche ‘assicurazione a consumo’. In che cosa consiste? Si tratta dell’assicurazione che consente di pagare un certo importo, il cui calcolo viene effettuato prendendo come riferimento il numero di chilometri effettivamente percorsi.

Chilometraggio e soglie massime: le cose da sapere

Sottoscrivere un’assicurazione a chilometro vuol dire suddividere in due parti il premio: ci saranno quindi una quota variabile e una quota fissa. La prima sarà calcolata appunto sull’effettivo numero di chilometri percorso con il mezzo a due ruote, mentre la seconda coprirà i costi della polizza annuale. E’ chiaro che quando parliamo di numero effettivo di chilometri percorsi non possiamo fare comunque riferimento a una cifra infinita o indefinita. Viene infatti stabilita generalmente una soglia che oscilla tra i 5mila e i 10mila chilometri. Naturalmente la soglia massima può sempre essere superata dall’assicurato, cosa che però comporta un importo maggiore per quanto riguarda la quota variabile. Conviene quindi valutare attentamente se vi sia un reale risparmio, calcolando la somma di quota variabile e fissa, rispetto a un’assicurazione per la moto di tipo classico.

Quando e a chi conviene attivare l’assicurazione moto a consumo

La formula dell’assicurazione moto a chilometro, come accennato, è più adatta a chi faccia un uso saltuario del mezzo o la utilizzi per coprire distanze ridotte. Per capire se l’assicurazione a consumo convenga, sarà utile calcolare il numero dei chilometri percorsi mensilmente come centauri. La formula assicurativa di cui parliamo è consigliata a chi lascia la moto per buona parte dell’anno in garage, così come a tutti coloro che la utilizzino più che altro per le passeggiate del weekend e nei mesi estivi. Di certo è poco congeniale a chi invece si sposti a bordo della moto per andare ogni giorno a lavoro. Valutare le proprie abitudini di guida è dunque davvero essenziale per fare la migliore scelta.

L’assicurazione a chilometro per la moto funziona esattamente come le altre assicurazioni, a parte il fatto che sarà presente la quota variabile legata alla effettiva percorrenza. Copre quindi tutti quei danni sia fisici che materiali a terzi, che siano stati causati dal veicolo durante la circolazione. Ma anche quelli provocati dal rimorchio assicurato sganciato dal veicolo, così come quelli causati da carrelli e rimorchi agganciati al mezzo stesso. Le operazioni di carico e scarico sono altrettanto coperte, così come sono coperti i danni ai trasportati.

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.