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Dal militare professionista dott. Giancarlo Candiano Tricasi riceviamo un commento sull’increscioso episodio verificatosi ieri a Taranto, condiviso con il web magazine di geopolitica e difesa “Confini e Conflitti” La fregata Carabiniere contestata a Taranto, un atto vergognoso e stupido – Confini e Conflitti

Vedere le immagini della contestazione di alcuni estremisti alla nave e all’equipaggio della fregata “Carabiniere” al suo ingresso a Taranto mi addolora e mi fa affiorare alcuni ricordi di gioventù.  Ripenso a quando ho deciso di intraprendere la carriera militare, in un’epoca nella quale questa scelta era considerata meritevole di elogi e faceva di te una persona degna di considerazione e stima. Molti giovani come me sognavano di far parte di un qualcosa di grande ed importante per la nazione con la consapevolezza che questo desse a loro stessi quegli stimoli e quelle motivazioni importanti ad un percorso di crescita umano e professionale. Si dava valore al sacrificio con il quale ogni singolo soldato contribuiva a difendere il nostro Paese. Ahimè oggi è solo un vecchio ricordo.

Questa mattina non ho potuto trattenermi dallo scrivere un pensiero a riguardo. Ma è davvero questa l’Italia di oggi? Mi chiedo quanti errori abbiamo commesso e continuiamo a commettere per meritarci una società del genere, senza valori e senza abbrivio. Ma davvero c’è chi pensa che un giovane che indossi la divisa con il Tricolore sia un assassino?

Forse tutto questo è il frutto di una società nefasta, figlia di un paese agonizzante dove la massima aspirazione è partecipare ai soliti scadenti programmi “reality”. Società che grida al “fascismo” all’osservare un minimo color cangiante che vada al di fuori dei loro parametri. Vorrei ricordare a costoro che grazie al sacrificio dei nostri soldati durante le guerre del passato e le varie missioni all’estero, che oggi noi tutti possiamo goderci la pace. Vorrei dire a questi imbecilli che un soldato, proprio perché sa cosa è la guerra e quali orrori porta con sé, è il primo a difendere la pace e a volersi impegnare allo spasimo per evitare il conflitto armato. Ma forse è proprio il caso di dire che “tempi buoni, creano persone deboli”.

Foto di Di MICHI abba – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=82603076

Redazione

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