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Nonostante il complesso quadro pandemico, che ha causato un importante ritardo nella programmazione dell’evento, la tredicesima edizione del Bif&st si svolgerà da sabato 26 marzo a sabato 2 aprile nei Teatri Petruzzelli, Piccinni, Kursaal Santalucia e Margherita. La città metropolitana di Bari si avvia così ad una graduale rinascita dopo due anni di difficoltà causate dalla pandemia. “La cultura è uno strumento che porta tranquillità e normalità”, ci dice Felice Laudadio, ideatore e direttore del festival, “Ed è soprattutto un’occasione importante per il turismo che permette alla città di vivere”. Questa edizione ha in programma inoltre una sorta di “Fuori Festival” che prevede uno stretto rapporto tra artisti e cittadini. “Vogliamo portare gli artisti a conoscere i cittadini al di fuori del contesto del festival”, ci spiega il Sindaco di Bari Antonio Decaro. Prosegue il Presidente della regione Puglia Michele Emiliano: “Al di là del festival coltiviamo il sogno di una regione che, attraverso l’investimento sull’inventiva e la creatività dell’individuo, diventi una fiaccola di salvezza, una terra in cui la cultura sia funzionale all’emancipazione.” Il Bif&st è quindi il simbolo della “fiaccola di salvezza dell’umanità”, un evento che indirizzi i cittadini verso un’inesorabile ripresa.
Tra le anteprime mondiali del festival segnaliamo TAPIRULÀN, il film che segna l’esordio alla regia di Claudia Gerini, in concorso, nella sezione “Panorama Internazionale”. Oltre ad essere il film d’esordio dietro la macchina da presa, rappresenta anche una delle prove attoriali più complesse per Claudia Gerini, che veste i panni di Emma, una counselor che lavora da casa correndo incessantemente su un tapis roulant, tra angosce interiori e fantasmi del passato che improvvisamente tornano a tormentare la sua vita.
Il film arriverà, poi, nelle sale, nella seconda metà di aprile.