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Il 64,93% degli italiani conosce il crowdfunding come possibilità di raccolta ed il 26,22% è interessato ad investire attraverso questo strumento. È quanto emerge dal «Sondaggio Ener2Crowd Crowdfunding 2022» commissionato da Ener2Crowd.com —la prima piattaforma italiana di lending crowdfunding ambientale ed energetico— all’International Center for Social Research (ICSR).
La ricerca è stata realizzata dall’1 al 4 febbraio 2022 su un campione di 2 mila uomini e 2 mila donne residenti in Italia, di età compresa tra i 18 ed i 75 anni, con campionamento stratificato per quote di genere per le seguenti fasce di età: 1) maggiorenni under-27 (nativi digitali); 2) 27-40 anni (millennial); 3) 41-56 anni (X generation); e 4) 57-75 anni (baby boomer).
Per i valori percentuali relativi al totale degli intervistati (4.000 casi), ad un livello di confidenza del 98,86%, il margine di errore relativo ai risultati del sondaggio è stato calcolato pari al 2,04%.
Secondo lo studio, la percezione del crowdfunding in Italia continua a crescere: oltre due terzi degli intervistati sono consapevoli della possibilità di offrire o raccogliere fondi online e questa percentuale sale vertiginosamente all’86,60% nelle donne native digitali —under 27— mentre è più bassa nei baby boomer —57-75 enni— di sesso maschile (46,40%).
«Nel crowdfunding sono incluse una molteplicità di possibilità, includendo le donazioni ed il “reward crowdfunding”, ma è per quanto riguarda più specificamente gli investimenti (equity o lending) che si è verificato il boom dell’ultimo anno» spiega Niccolò Sovico, ceo, ideatore e co-fondatore di Ener2Crowd.com.
Quanti italiani sarebbero disposti a fare anche solo un piccolo investimento nel crowdfunding? I risultati del sondaggio evidenziano che oltre un quarto dei nostri connazionali è interessato ad investire nella finanza partecipativa ed anche in questo caso la percentuale sale nelle donne native digitali —under 27— (33%).
Negli uomini sotto i 27 anni, la percentuale (26,40%) è comunque più alta rispetto alle altre fasce d’età maschili: millennial (27-40enni) 25,60%, X generation (41-56enni) 25%, e baby boomer (57-75enni) 24%.
Per le donne, invece, le percentuali non sono progressive per età: dalle native digitali al 33% si scende con le millennial al 25,60% (come per gli uomini) ed al 22,40% con le X generation, per poi risalire al 24% con le baby boomer.
«Dal punto di vista demografico, sono i più giovani e le donne sia a comprendere meglio il crowdfunding che ad essere interessati ad investirvi» sintetizza Giorgio Mottironi, cso e co-fondatore di Ener2Crowd nonché chief analyst del GreenVestingForum.it, il forum della finanza alternativa verde.
Se poi l’investimento è utile all’ambiente la percentuale generale sale al 48%, con una propensione elevata negli uomini e donne nativi digitali (rispettivamente 50,60% e 55%) ma ancora più elevata nei baby boomer: 56% per gli uomini e 60,40% per le donne.
Insomma dal sondaggio emerge —tra i 57-75enni italiani— nuovo trend, quello del «Green Hero», l’Eroe Verde che, di propria iniziativa e libero da qualsiasi vincolo, compie uno straordinario e generoso atto di coraggio allo scopo di proteggere il bene delle prossime generazioni.
Ma sono dei Green Hero anche i giovani nati tra l’inizio degli anni Ottanta e la fine degli anni Novanta. Anche se un po’ meno rispetto ai “boomer”, a salvare il pianeta attraverso la finanza partecipativa sono interessati anche loro —i millennial— con una propensione al “crowdfunding green” del 45% per gli uomini e del 48,40% per le donne, mentre l’interesse è minore nella X generation: 39,60% per l’uomo ed appena il 29,60% per le donne.
Numeri —comunque importanti per tutte le fasce di età— che spiegano il successo di Ener2Crowd.com che chiude il bilancio 2021 con 3,53 milioni di euro di raccolta (+133% rispetto al 2020) vedendo raddoppiarsi anche il numero degli iscritti alla piattaforma, che sfiorano oggi il numero di 6mila “GreenVestor”.
«Il nostro scopo principale è proprio quello di arrivare ad un mondo più sano e ad un futuro più giusto. Investire sulla nostra piattaforma vuol dire avere l’opportunità di fare la differenza per vincere la sfida climatica e sostenere la transizione energetica» rimarca Niccolò Sovico.
«Lo scenario anche solo pochi anni fa sarebbe stato imprevedibile. Nel 2021, invece, abbiamo erogato mediamente 300 mila euro al mese di finanziamenti da parte del “crowd” verso aziende che operano nel settore della green economy» aggiunge il ceo di Ener2Crowd.com.
E il fatto è che sempre più risparmiatori guardano al lending crowdfunding come ad un possibile sbocco per i loro capitali. Capitali di risparmio che in Italia ammontano complessivamente all’impressionante somma di 4.200 miliardi di euro di cui —si stimano ancora oggi— 1.500 miliardi fermi sui conti correnti.
«Anche solo il 10% di questa ricchezza —pari a 70 mila euro pro-capite— investita nella sostenibilità ambientale ed energetica porterebbe ad una crescita del più del 6% all’anno, più dell’intera economia Cinese prima del Coronavirus» conclude Giorgio Mottironi.
IL PROFILO DEL «GREEN HERO ENER2CROWD»
Tracciato dal GreenVestingForum.it il profilo demografico del «Green Hero Ener2Crowd».
Sulla piattaforma Ener2Crowd.com il Green Hero ha un’età media di 46 anni, ha una disponibilità media di capitali da investire pari a 14.200 euro annui ed ha già contribuito altre volte a finanziare la transizione energetica.
Si tratta dunque di un Eroe Verde nel pieno della sua vita e della sua attività professionale, con una buona posizione economica e sociale, che vuole guardare al futuro con speranza, sia per sé che per le generazioni a venire, rendendosene direttamente responsabile.
Da un punto di vista di genere, su Ener2Crowd.com il Green Hero donna (che rappresenta il 20% del totale) ha un’eta media leggermente più alta rispetto a quella dell’uomo —48 anni— ed investe mediamente 11.500 euro l’anno.
Il Green Hero uomo ha invece un’età media leggermente inferiore —46 anni— ed impiega un capitale di investimento leggermente superiore, pari a 14.500 euro l’anno.