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«La mia storia non è straordinaria, anzi è sicuramente comune a quella di molte donne che, spinte da ragioni più o meno drammatiche, si ritrovano a vivere una situazione estrema. È un’esperienza, però che ho deciso di raccontare non solo per dare sfogo all’intensità delle emozioni che ho provato, ma soprattutto per confessare l’esistenza di questa mia seconda vita clandestina. Una vita nella quale ho conosciuto la donna che sono diventata. Una donna ancora più forte, combattiva, consapevole delle proprie scelte giuste o sbagliate che siano. Una donna che si è rialzata ancora una volta ed ha reagito a testa alta ai colpi della sventura. Una donna dall’orgoglio pieno, forse anche superbo che pur di non farsi sfruttare con lavori malpagati o umilianti fa una scelta coraggiosa, entrando in conflitto con la propria coscienza e accettando di vivere in clandestinità ai margini della società»: sono le oneste parole di Jessica, protagonista dell’opera “Diario di una escort per caso: Tratto da una storia vera” di Eliana Ferro. Jessica è un nome d’arte: la donna che lo ha scelto si chiama Adriana in realtà, e ha quarantuno anni quando decide di intraprendere un percorso pieno di ostacoli, che le offre la libertà di essere sé stessa. Adriana sceglie di diventare una escort, non per puro capriccio ma per poter mantenere i suoi tre figli; la donna si è infatti dovuta allontanare dal marito violento per non rischiare la sua salute psicologica e anche la sua stessa vita. Quando Adriana, nonostante la sua cultura e la sua preparazione, vive cocenti delusioni professionali, decide che l’unica alternativa sia vendere il suo corpo in cambio di denaro. L’autrice ci racconta dei suoi primi passi nel mondo della prostituzione d’alto bordo: i suoi tentativi ricevono spesso porte in faccia e all’inizio ella non sa come muoversi. Al tempo stesso ci fa partecipi delle riflessioni della donna, che contro ogni aspettativa non si vergogna per il lavoro che ha scelto ma, anzi, è soddisfatta di aver avuto il coraggio di osare così tanto e di prendersi la sua libertà, sia mentale che sessuale. Nell’opera si narrano sei anni di bilanci della sua professione di escort: un periodo tumultuoso in cui Jessica vive avventure emozionanti ma fa anche i conti con le bassezze umane. Alla fine rimane l’amaro in bocca per una vicenda dura da digerire, ma si prova anche enorme ammirazione per una donna che non si è data mai per vinta, e che ha combattuto per ciò che nella vita conta davvero.
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