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“Ero iscritto con la mia famiglia, moglie e 2 figli alla Deejay Ten, annullata poi per Covid, che si sarebbe dovuta svolgere a Bari a marzo 2020.  Sicuramente in tutti questi mesi, tra i mille problemi che ci hanno interessato, non è stata più tra i miei primi pensieri ma qualche giorno fa mi sono ricordato spulciando le email di avere pagato, io come tanti, le quote di iscrizione e di essere rimasto in attesa che la gara venisse svolta”.

Inizia così la denuncia inviata da Nicola (nome di fantasia) alla redazione di LSDmagazine. “Per avere informazioni ho contattato nei giorni scorsi la segreteria dell’organizzazione che mi ha risposto dicendo di avermi inviato a suo tempo un’email dove davano la possibilità di richiedere il rimborso e che le tempistiche erano ormai scadute – continua -.  Quando gli ho fatto notare che io come tanti altri amici iscritti alla DEEJAY TEN non avevamo ricevuto alcuna email per il rimborso hanno cambiato versione scrivendo in una seconda che avevano diffuso la notizia della possibilità del rimborso con la pubblicità in radio e sul sito internet, ma che comunque rimane il fatto che le tempistiche del rimborso sono sempre orami scadute”.

“Cosa possiamo fare noi qui da Bari? Potrebbe essere la vostra domanda. Dato che il nostro caro amato sindaco Decaro, assieme al suo assessore allo Sport Pietro Petruzzelli, si sono sempre fregiati di avere portato la DEEJAY TEN a Bari, oltre ad averci anche partecipato (e speso i soldi pubblici per l’ospitalità per tutto lo staff) dovrebbero dare una risposta a tutti i gli atleti baresi e le varie famiglie che avevano intenzione di parteciparvi, che non sono ancora consapevoli di avere perso definitivamente i loro soldi dell’iscrizione alla gara. Stiamo parlando di tanti ma tanti soldi rubati per un evento che non si è più svolto e che chissà se mai più si svolgerà”.

Redazione

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