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Ormai da tempo si sente parlare della crisi dei semiconduttori e dei problemi di produzione relativi a moltissimi prodotti che necessitano di queste specifiche componenti. Ma cosa sono i semiconduttori?
I semiconduttori sono materiali che dispongono di specifiche caratteristiche, come la conducibilità elettrica che si trova a metà tra quella di un materiale conduttore e quella di un materiale isolante. Questi materiali, tra cui il ben noto silicio, sono essenziali per il funzionamento di innumerevoli dispositivi come tablet, PC, smartphone, CPU, ma anche elettrodomestici e auto. Ne consegue che la scarsa disponibilità di queste componenti generi una vera e propria crisi mondiale.
Quali sono le origini della crisi?
Una delle principali cause di questa crisi è collegata a un errore di calcolo delle principali aziende di produzione. L’inizio della pandemia Covid-19 ha causato una riduzione drastica delle previsioni di vendita; tuttavia il lockdown e le soluzioni di lavoro a distanza hanno generato l’effetto opposto, generando un’inaspettata impennata della domanda. Questo processo ha causato un rapido esaurimento delle scorte, insieme all’impossibilità di soddisfare la domanda a causa dei processi produttivi interrotti e alle misure di sicurezza introdotte per fermare la pandemia.
Le principali conseguenze di questo processo sono due: la grande difficoltà di trovare dispositivi elettronici disponibili e il considerevole aumento di prezzo delle componenti elettroniche. Un esempio lampante è quello delle schede grafiche, che sono diventate quasi introvabili o disponibili per un prezzo eccessivo. Basti pensare che un colosso come Sony, dopo l’annuncio della nuova PlayStation 5, ha dovuto lanciare sul mercato una quantità limitata di prodotti, proprio a causa della mancanza di queste componenti fondamentali; anche Apple ha dovuto ridurre la produzione e ritardare il lancio di alcuni suoi prodotti, tra i quali l’iPhone 13.
Quando finirà la crisi?
Gli ultimi mesi del 2021 si stanno rivelando fondamentali, dal momento che la produzione di chip sta ritornando ai livelli pre-Covid. Tuttavia la fine sembra ancora lontana: secondo il CEO di Intel Pat Gelsinger, il tanto bramato equilibrio tra domanda e offerta sarà raggiunto soltanto nel 2023. Anche Jean-Marc Chery, amministratore delegato di STMicroelectronics, ha indicato il 2023 come probabile termine della crisi, sottolineando l’impossibilità di aumentare la produzione, anche perché la costruzione di un ambiente adatto alla produzione di microchip richiede anni, e il processo produttivo è lungo e complesso.
Non ci sono dati certi, tuttavia è molto probabile che questa crisi terrà impegnate a lungo le aziende leader di questo settore in quella che di fatto è una crisi senza precedenti.