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Finalmente, dopo una lunga trattativa e centinaia di mail, spesso rimaste inascoltate, sembra esserci uno spiraglio di luce per l’Accessibilità alle carrozzine per prime visioni nel centro culturale AncheCinema di Bari, carrozzine spesso costrette in posti a scarsa visibilità. L’iniziativa di AncheCinema è rivolta anche agli spettatori che non amano i multisala e probabilmente restano comodi sul divano di casa sulle piattaforme di streaming.

Con Freaks Out, la nuova fatica di Gabriele Mainetti, visionario regista di Lo Chiamavano Jeeg Robot, la distribuzione cinematografica ha permesso ad AncheCinema (tra più accessibili d’Italia in grado di ospitare 36 carrozzine nel settore della sala con migliore visibilità) di programmare seppure con condizioni e vincoli per 10 giorni di programmazione inadeguati al ruolo culturale multidisciplinare e sociale che lo storico monosala sta conquistando nella città di Bari.

AncheCinema ha elaborato un “progetto accessibilità”, condiviso con il delegato Disabilità per la Città Metropolitana Vito Spadavecchia, il delegato del Comune di Bari Marco Livrea e decine di associazioni e dall’Osservatorio Metropolitano di Bari per i Diritti delle Persone Disabili stesso, chiedendo alle distribuzioni di consentire proiezioni evento all’ AncheCinema.

La programmazione di Freaks Out consentirà ai disabili e a chiunque desideri vedere un film nel monosala più grande della Città di Bari, di poter fruire di una prima visione migliore e anche del fattore inclusivo e aggregativo, in una sala innovativa e con tecnologie di ultima generazione (come l’impianto audio Surround 7.1 BOSE e un videoproiettore Sony Digital 4K) evidentemente aperta a tutti come prevede la licenza di “pubblico spettacolo”.

Tuttavia, ancora non si è giunti all’obiettivo prefissato, che vorrebbe una multiprogrammazione di più titoli diversi nella stessa settimana, che possano rivolgersi a spettatori diversi in orari e giorni diversi in linea con la Mission di AncheCinema come centro culturale che sintetizza in via originale e innovativa tutte le forme d’arte.

Questa potrebbe essere una nuova modalità di distribuzione per i monosala (quanti chiuderanno?) e evidentemente una nuova modalità di fare anche “mercato” per le distribuzioni dando una vita più lunga ai film, con proiezioni evento nei monosala, in alternativa alla tenuta continuativa dei film dei multisala, consentita dalla rotazione di più film in più sale.

Forse l’inclusione e l’accessibilità e la libera programmazione dei contenuti cinematografici, nei monosala, dovrebbe essere la politica culturale da agevolare per legge, in accordo con l’articolo 3 della Costituzione, il valore sociale di una sala, il ruolo dell’operatore culturale e il ruolo dell’esercente.

Perché un multisala può offrire una multiprogrammazione mentre un monosala è costretto ad illogiche teniture che non soddisfano i desideri del pubblico? AncheCinema è aperto a creare un dibattito con gli abitanti dei quartieri Murat, Libertà e Carrassi

FREAKS OUT | Il film all’AncheCinema

L’attesissimo film di Gabriele Mainetti, l’acclamato regista rivelazione di “Lo chiamavano Jeeg Robot”, arriva sul grande schermo dell’AncheCinema di Bari.

ven 29 ottobre | 17.45 | 20.30

sab 30 ottobre | 20.30

dom 31 ottobre | 17.45 | 20.30

lun 1 novembre | 17.45 | 20.30

mar 2 novembre | 17.45 | 20.30

mer 3 novembre | 17.45 | 20.30

gio 4 novembre | 17.45

sab 6 novembre | 21.30

dom 7 novembre | 17.45 | 20.30

lun 8 novembre | 17.45 | 20.30

mar 9 novembre | 17.45

INFO e PRENOTAZIONI SMS/WhatsApp 329 611 22 91

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.