Tempo di lettura: 1 minuto

Olio novello protagonista venerdì 29 ottobre alle 20,30 al Ristorante il Patriarca di Bitonto. Proseguendo nella rigorosa politica di selezione di olii extravergine di elevatissima qualità, lo chef Emanuele Natalizio, si cimenterà con 5 olii novelli provenienti da alcuni dei frantoi più prestigiosi del territorio italiano: Quattrociocchi di Frosinone, Titone di Locogrande (Trapani), Sabino Leone di Canosa, Olio Agraria di Riva del Garda (Trento), Olio Mimì di Modugno.

Una esperienza innovativa che punta a premiare la bontà dell’olio novello a confronto con alcuni dei piatti della tradizione culinaria pugliese.

All’evento parteciperanno anche il prof. Antonio Moschetta che interverrà per ribadire l’importanza della scelta dell’olio extravergine di oliva nella definizione della dieta ideale per vivere in salute e in forma e Filippo Falugiani presidente di Airo, l’associazione che riunisce i “Ristoranti dell’olio”, l’associazione che riunisce 600 ristoratori e quasi un centinaio di produttori di olio per difenderne l’essenzialità nella cucina di qualità.

Sarà anche l’occasione per la presentazione a Bitonto del libro di Maurizio Pescari “L’olio e gli altri ingredienti della nostra vita”, un gradevolissimo romanzo, già andato esaurito nella prima edizione, che partendo dall’idea dell’olio come elemento centrale della vita e della storia dell’uomo narra storie, esperienze e addirittura esperimenti scientifici.

Negli ultimi anni la presenza di una carta dell’olio nei menù dei ristoranti più rinomati è diventata una tendenza di cui Emanuele Natalizio è uno dei portabandiera a livello nazionale. Un impegno che gli è valso premi e riconoscimenti e che, supportato da una continua attività di ricerca e valutazione, lo sta portando a diventare una delle eccellenze nella selezione di olii da abbinare ad ogni singolo piatto per esaltarne sapori e qualità.

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.