Tempo di lettura: 3 minuti
Una favola in musica senza tempo apre la Stagione Famiglie a teatro 2021.22 del Teatro Kismet di Bari. Domenica 24 ottobre alle 18 va in scena Kirikù e la strega Karabà, produzione Teatri di Bari per i giovani spettatori a partire dai 6 anni. La voce narrante di Teresa Ludovico, le percussioni dei Sudjembè e le musiche di Maurizio Lampugnani accompagnano il pubblico alla scoperta di un’antica fiaba africana, per svelare in una grande festa (tra le note) come il piccolo Kirikù affronterà la strega Karabà per salvare il suo villaggio in pericolo. È l’appuntamento che Teatri di Bari ha pensato per festeggiare la prima Giornata nazionale dello spettacolo, istituita dal Ministero della Cultura per “celebrare le arti performative e i suoi lavoratori, che arriva simbolicamente nel momento in cui i luoghi dello spettacolo cominciano a ripopolarsi” come aveva ricordato il ministro Franceschini in un’intervista.
In un villaggio africano dove sono rimasti solo vecchi, donne e bambini, nasce Kirikù, un bambino prodigioso, che si toglie da solo il cordone ombelicale della madre e fin dai primi istanti di vita è totalmente autonomo, in grado di parlare, di camminare, di lavarsi e di badare a sé stesso. Kirikù viene presto a sapere dalla madre che il villaggio è vessato dalla strega Karabà, che ha sottratto l’acqua dalla fonte del paese ed ha trasformato in oggetti obbedienti detti rettili tutti gli uomini del villaggio, che hanno tentato di affrontarla. Kirikù decide allora di combattere la strega.
Tra l’incredulità e la diffidenza generale, al contrario della fiducia, peraltro meritata, della mamma, il piccolo eroe riesce a sventare i piani della strega, restituendo l’acqua alla tribù, dopo aver compreso che la fonte era ostruita da un enorme animale che la beveva tutta, diventato gigante dopo che si era introdotto nella fonte per bere quando era piccolo, e liberando le persone che la donna rapisce.
Nelle sue imprese Kirikù è assillato da un dubbio a cui nessuno sa dare una soluzione: il motivo per cui la strega sia così cattiva. Per trovare la risposta deve recarsi dal Saggio della Montagna, suo nonno, evitando il controllo dei feticci di Karabà, e per farlo deve scavarsi una galleria sotto la casa usando il pugnale di suo padre. Quando, superati numerosi ostacoli, si trova alla presenza del nonno, egli gli svela il mistero: Karabà soffre a causa di una spina avvelenata che le è stata conficcata nella schiena, che non riesce a togliere e non vuole togliere, perché ritiene che togliendola perderebbe i poteri magici e proverebbe nuovamente il dolore atroce che ha già patito una volta.
Kirikù, tuttavia, è deciso a liberarla e lo farà; in cambio otterrà di crescere anche fisicamente – dopo che è nato già mentalmente adulto – e sposerà Karabà; la donna peraltro, senza più la spina, ha cessato di soffrire, per cui è diventata buona e gentile, ha mantenuto alcuni poteri e ha liberato gli uomini del villaggio, che in realtà non mangiava né uccideva ma semplicemente tramutava in feticci.
SuDjembé: Ugo Custodero, Ilaria De Fronzo, Ilenia Fenech, Alberto Perrone, Andrea Menolascina, Nicola Mannarini, Ignazio Farano, Silvia Scarnera, Alessandra Vallone, Rosanna Favia, Clarissa Caradonna, Antonello Fasano, Donatello Ancona, Valentino Fanizza, Salvatore Magrone.
Biglietto intero 10 euro acquistabile al botteghino del Teatro Kismet (strada San Giorgio martire 22/F) e sul circuito Vivaticket.com. Prezzo scontato per i possessori della Ki(d)smet card, che si può ritirare gratuitamente a teatro durante gli spettacoli della Stagione Famiglie a teatro. Il programma completo della Stagione sul sito di www.teatridibari.it. Info 080 579 76 67 – 335 80 52 211 / botteghino@teatrokismet.it.