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“Temevo che il mio cuore scoppiasse, quando ascoltavo, sul podio a Riccione, l’inno di Mameli, mentre mi veniva appesa al collo la medaglia per il primo posto del Campionato Italiano di pattinaggio artistico inline categoria Allievi”. Davide Spadafora, 12 anni, barese, si trasforma in folletto, quando calza i pattini. Il suo carattere si esprime al meglio, trasformandolo in modo radicale: al mattino è un tranquillo ragazzino fra i banchi della scuola media Zingarelli di Bari e di pomeriggio un fulmine in pista. Il suo volto sprizza energia e voglia di emergere senza, però, nascondere i caratteri salienti di un dodicenne.

Davide pattina da quando aveva 8 anni e ora, quattro anni dopo, per lui lo sport ha un peso non trascurabile  nella vita. A Riccione ha coronato il suo sogno vincendo il Campionato Italiano FISR di pattinaggio artistico inline. E ora sogna di partecipare a un Campionato Mondiale della sua disciplina, come quello che si è svolto in questi giorni in Paraguay.

E’ stato difficile continuare ad allenarti con costanza quando anche l’attività agonistica si era fermata di fronte alla pandemia da Covid-19? Come ci sei riuscito?

“Durante il lockdown ho continuato a seguire le lezioni di pattinaggio a distanza e ad allenarmi seguendo la preparazione atletica. Non è stato affatto facile, perché alle lezioni scolastiche a distanza si sommavano quelle sportive”.

 Riesci a far coesistere questa passione con lo studio?

“Non è facile, ma per fortuna finora ce l’ho fatta”.

Quindi qual è il messaggio che lanci ai tuoi compagni circa la possibilità di far coesistere lo sport a livello agonistico con lo studio?

“Bisogna provarci e, soprattutto, crederci. La volontà è decisiva, anche se i sacrifici non sono pochi. Penso che le passioni vadano coltivate, mi hanno sempre detto che lo sport ha effetti positivi anche sullo studio”.

Qual è stato e qual è il ruolo della tua famiglia in termini di supporto?

“Determinante, ha contribuito e contribuisce a farmi studiare e allenare. I miei familiari mi sono sempre vicini”.

Sei un ragazzo spiccatamente determinato, quali pensi siano le caratteristiche di un atleta?

“Anzitutto la passione, che è il motore principale. Bisogna essere sempre costanti con gli allenamenti, lo studio e la dieta. La fiducia in se stessi è fondamentale, senza non si possono raggiungere i traguardi”.

 

Giorgia Mangano

Giorgia Mangano, classe ’99, studentessa di Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Nutre un sentimento viscerale verso la natura e in special modo verso gli animali, tutti, fin dalla tenera età. Amazzone, appassionata di equitazione. “Mamma” di Oscar (detto Osko), cavallo palomino. Particolarmente attenta alla salvaguardia dei diritti degli animali e dell’ambiente. Segue le orme dell’amato nonno, il celebre Tonino Mangano, giornalista professionista.