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Insieme all’aumento dell’aspettativa di vita, è cresciuta anche la rilevanza della medicina preventiva nel contrastare le malattie croniche durante le fasi di invecchiamento. Negli ultimi decenni è stato fondamentale il contributo della Nutraceutica per rallentare lo sviluppo delle patologie cronico degenerative e influenzare in modo positivo il processo naturale di invecchiamento.
Vent’anni fa a Mola di Bari è nata una delle prime aziende italiane con un approccio innovativo alla Nutraceutica, seguendo le indicazioni di eccellenza per il settore farmacologico. La storia di Geopharma, specializzata nello sviluppo e commercializzazione di soluzioni contro il dolore osteoarticolare e neuropatico, parte dalla visione lungimirante di un gruppo di imprenditori che hanno accolto la sfida di lavorare nella ricerca avanzata per il miglioramento del benessere e della qualità della vita delle persone.
«Il percorso di crescita di Geopharma nel settore farmacologico nutraceutico, è basato sulla ricerca continua in linea con le esigenze terapeutiche del medico – spiega Leonardo Lattaruli, amministratore unico di Geopharma – e sulla trasparenza e qualità dell’informazione medico-scientifica, presente su tutto il territorio nazionale. L’azienda oggi è orientata allo sviluppo di un’area terapeutica di assoluto interesse per lo specialista del settore osteoarticolare: la fragilità ossea».
Il tema della fragilità ossea, infatti, è particolarmente avvertito nella popolazione adulta e rappresenta una vera e propria emergenza sanitaria: entro il 2030, il numero di ospedalizzazioni per fratture da fragilità aumenterà del 22,4% (passando dagli attuali 560.000 a circa 700.000 casi per anno in Italia); 1 donna su 3, ed 1 uomo su 6, di età superiore a 50 anni, andranno incontro, nel corso della loro vita, ad una frattura da fragilità; il rischio di frattura aumenta di 5 volte dopo la prima frattura da fragilità.
Geopharma ha proposto un nuovo approccio sulla salute delle ossa scoprendo una nuova opportunità terapeutica rappresentata dal silicio, considerato la nuova frontiera nutraceutica nella prevenzione della fragilità ossea: si tratta di un elemento chimico molto diffuso sulla crosta terrestre (per la sua abbondanza è secondo solo all’ossigeno), ma in una forma che lo rende poco assimilabile. L’azienda barese ha stretto una partnership con Eytelia, azienda belga specializzata nella produzione di una forma di silicio particolarmente biodisponibile, di cui ha acquisito l’esclusiva per l’Italia.
Geopharma, con base a Mola di Bari in Puglia, conta più di 60 dipendenti (2/3 dei quali donne) e un fatturato di quasi 5 milioni di euro nel 2020. L’andamento delle vendite negli ultimi 10 anni è in costante crescita con un aumento stimato di +35% nel 2021 rispetto all’anno precedente, corrispondente a quasi 7 milioni di ricavi. Nel mercato degli integratori nutraceutici osteoarticolari Geopharma conferma la sua leadership, con la crescita migliore nel 2020 insieme ad altri colossi del settore come Agave Group, Epitech e Fidia.
L’industria nutraceutica italiana è la più grande in Europa, con una quota di mercato del 29% nel 2020, seguita da Germania, Francia e Spagna, con il 47% dei consumatori italiani che ricevono la raccomandazione ad utilizzarli direttamente da medici e farmacisti.
Nello specifico Geopharma opera nel settore nutraceutico osteoarticolare, mercato altamente competitivo con oltre 700 aziende, più di 1800 prodotti ed un valore complessivo di 190 milioni di euro, posizionandosi in questo contesto tra le prime dieci aziende in Italia.