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Le imminenti elezioni nella Federazione Russa sono già oggetto di discussioni e polemiche da parte di istituzioni occidentali e della stampa che agisce a comando.
La recente diatriba se non vero e proprio scontro cercato in modo strumentale dall’OSCE/ODHIR( Organizzazione perla Sicurezza e la Cooperazione in Europa/Ufficio per le Istituzioni Democratiche e i Diritti Umani) con il Governo Russo dimostra la faziosita’ di tali organismi e giudizi preconcetti degli stessi nei confronti di Mosca.
Ma cosa contesta alla Russia l’OSCE/ODHIR?
Contesta addirittura un articolo della Costituzione Russa che “non permette ai cittadini di doppia cittadinanza di essere eletti deputati”. Per cui é evidente che non è prerogativa di organismi internazionali cambiare la Costituzione di un altro Paese e le “osservazioni” vengono fatte secondo le norme vigenti nel Paese “osservato”.
La seconda contestazione è stata il tentativo di imporre a Mosca l’osservazione dei soli membri dell’OSCE/ODHIR tralasciando tutti gli altri.
Questi sono stati i pretesti per i, quali i prima detti organismi, hanno deciso di non partecipare come osservatori alle elezioni russe del mese prossimo.
Il Cremlino, da parte sua, ha respinto al mittente sia il tentativo di ricatto sia l’atteggiamento sprezzante dell’organismo facendo notare come alle elezioni russe partecipano un numero di osservatori 10 volte superiore a quelli degli Stati Uniti delle ultime elezioni presidenziali pur quest’ultimo Paese avendo un numero di elettori una volta e mezza superiore a quelli russi.
Inoltre il Governo di Mosca è come sempre disponibile ad accogliere gli ispettori di tutto il mondo in veste di osservatori e predisponendo per tutti una serie di misure di massima sicurezza sanitaria ed accoglienza.
La campagna mediatica occidentale che da anni viene portata avanti contro la Federazione Russa ed il suo Presidente sono un danno per gli stessi Paesi che permettono simili sciacallaggi quando sarebbe opportuno un proficuo dialogo tra i vari stati europei e la Russia anteponendo le diverse visioni del mondo al benessere ed alla pace per tutti i popoli.
Vito Grittani
Ambasciatore a.d della Repubblica di Abcasia
e fondatore dell’Osservatorio Diplomatico Internazionale