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Da giovedì 29 luglio a domenica 1 agosto tra Castro, Diso, Marittima e l’insenatura dell’Acquaviva appuntamento con “Medifest. Suoni, dialoghi, memorie, immagini del Mediterraneo“. La prima edizione del festival, promosso da Regione Puglia (Assessorato Cultura, tutela e sviluppo delle imprese culturali, turismo, sviluppo e impresa turistica), Teatro Pubblico Pugliese, Puglia Promozione, Piiil Cultura in collaborazione con numerosi partner e finanziato con fondi a valere sul PO Puglia FESR/FSE 2014/2020 – Asse 6 – Azione 6.8, con la cura scientifica di Geri Ballo e il coordinamento generale di Pasquale De Santis, sarà interamente dedicata all’Albania. A trent’anni dagli sbarchi a Brindisi e Bari, il festival propone, infatti, quattro giorni di incontri, presentazioni, concerti, degustazioni, letture, proiezioni e una “via fotografica” per raccontare il paese balcanico che si proietta nel futuro con uno sguardo rivolto alla storia e alla memoria.
Proprio in questa doppia direzione la prima serata, giovedì 29 luglio dalle 19:30, proporrà nella Zona Archelogica di Castro due incontri sui “Messapi: il popolo dei due mari” con gli archeologi Francesco D’Andria e Katia Mannino e “Giovani e Mediterraneo” con la vicesindaca di Tirana Anuela Ristani e Aldo Patruno, direttore generale del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, e dalle 22:30 in Piazza Perrotti lo spettacolo “Nina balla” di Claudio Prima & Seme.
Nel corso delle successive serate si parlerà dell’influenza culturale delle popolazioni Arbëresh, di “Religione, ateismo e albanesità” con, tra gli altri, Monsignor Gjergj Meta e con l’Imam di Tirana Ylli Gurra, del compianto Alessandro Leogrande a del suo sguardo su Albania e Mediterraneo con Christian Raimo e Stela Xhunga, mentre l’editore Besa Muci curerà un focus sulla letteratura albanese con un incontro con Tom Kuka e Anilda Ibrahimi e un reading con la voce di Angela De Gaetano. I “Suoni” saranno affidati al fisarmonicista Admir Shkurtaj che proporrà il progetto Harè con Lindita Hoxha (violino) e Pino Basile (cupaphon, percussioni) e a un abbraccio tra la musica popolare Arbëresh e quella salentina. L’alba di domenica 1 agosto sarà accolta nell’insenatura dell’Acquaviva con il concerto in piano solo di Robert Bisha. Non mancheranno le “immagini” con la “via fotografica” di Elton Gllava e Fate Velaj e la proiezione del cortometraggio “Omonimia” di Mentor Selmani. La chiusura a Marittima sarà affidata al giornalista Ernesto Assante con un incontro su “Musica e Mediterraneo”. Ogni sera alle 21:30 degustazioni di piatti messapici, arbëresh e albanesi a cura dell’IPSEO “Aldo Moro” di Santa Cesarea Terme in collaborazione con Puglia in Rosè.
Il festival è promosso da Regione Puglia (Assessorato cultura, tutela e sviluppo delle imprese culturali, turismo, sviluppo e impresa turistica), Teatro Pubblico Pugliese, Puglia Promozione, Piiil Cultura e finanziato con fondi a valere sul PO Puglia FESR/FSE 2014/2020 – Asse 6 – Azione 6.8 e realizzato in collaborazione con Apulia Film Commission, i Comuni di Castro e Diso, Puglia in Rosè, IPSEO “Aldo Moro” di Santa Cesarea Terme, Besa Muci, Libreria Idrusa e Cooperativa Coolclub, con il patrocinio dei Comuni di San Marzano di San Giuseppe, Chieuti e Casalvecchio di Puglia con il sostegno dell’impresa Anacleto Longo Srl di Poggiardo.