Tempo di lettura: 2 minuti
Domenica 25 luglio alle 19.30, presso l’Antica Masseria Tresca (Via Camillo Rosalba, 59 – Bari), si terrà la presentazione del libro “MORRIS – STORIA DI UN’ANIMA ROCK”, scritto da Italo Maremonti, fratello di Morris, cantante e leader della band One Way Ticket, prematuramente scomparso nel 2014. L’evento sarà accessibile esclusivamente su invito nel rispetto delle normative anti-covid.
L’evento, organizzato dall’Associazione Gli Amici di Morris, ha come finalità quella di raccogliere fondi da destinare alla ricerca sulla Sindrome Locked-In, lo stato in cui si è trovato Morris, a soli 36 anni, risvegliandosi dal coma e nel quale è stato “intrappolato” per i successivi due anni.
L’intero ricavato delle vendite del libro, infatti, contribuirà a finanziare una borsa di studio per la ricerca destinata al Centro Ricerche Universitario per il settore Scientifico-disciplinare MED/48 – Scienze infermieristiche e Tecniche Neuropsichiatriche e Riabilitative, presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di L’Aquila.
Durante la serata, patrocinata dalla Regione Puglia, si vedranno avvicendarsi sul palco l’autore del libro, Italo Maremonti, e vari ospiti tra i quali il cantautore e attore barese Davide Ceddìa, grande amico di Morris e testimone dei suoi primi cenni di risveglio dal coma e Franco De Giglio (nonno Ciccio) che racconterà dell’esperienza di Morris nella veste di attore.
Gli interventi saranno intervallati da proiezioni video e dall’esibizione di Simone Maremonti, nipote di Morris, che interpreterà alcuni brani dello zio accompagnato al pianoforte dal maestro Mimmo Ferri.
«L’idea di scrivere un libro su mio fratello Maurizio, Morris per i più, è nata per caso. – Racconta Italo Maremonti – Un giorno mi è capitato di parlare di lui e della sua musica ad una mia cara amica che non lo conosceva e non aveva mai ascoltato le sue canzoni. Le regalai i cd con i brani di Morris e dopo qualche giorno mi disse che era rimasta affascinata dalla sua storia e letteralmente coinvolta dalla sua musica.
Pensai, allora: perché non scrivere un libro che rappresenti un bel ricordo per quelli che lo hanno conosciuto in vita e un’occasione per raccontarlo a coloro che non lo hanno mai incontrato?
Da quest’idea è nata l’opera narrativa, raccontata da me, fratello maggiore di Maurizio, e ambientata dalla fine degli anni ‘70 ai giorni nostri che narra la vicenda, scaturita dal dramma che, all’improvviso, segna la vita di Maurizio e del giovane cantante Morris. Ho voluto raccontare in generale la vita di mio fratello, il suo carattere allegro e ironico e il suo innato amore per la musica perché, come diceva lui “la musica è l’unica cosa umana che si avvicina a ciò che è divino”»