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A Troia in provincia di Foggia tre appuntamenti serali per celebrare i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, a cura del Consiglio Parrocchiale Pastorale. Il 17 luglio ore 19,45 in piazza Giovanni XXIII: l’Inferno.
FAREMO “COMEDÌA”
All’imbrunire di sabato 17 luglio a Troia (Fg) Antonio V. Gelormini con la lente originalissima del dantista Trifone Gargano ‘speculerà’ la facciata della Cattedrale di Troia e il suo magnifico Rosone, per ritrovare Dante e riscoprire Virgilio.
Dal contrappasso fatale alla spiritualità di Franco Battiato; dal ‘volgare’ dialetto alla nobiltà popolare della lingua italiana. E quindi, dalle fiere a guardia della selva al bestiario sincretico, che anima l’esterno della Basilica troiana.
Per seguire il rincorrersi degli archi del Rosone, al ritmo delle terzine dantesche e dell’endecasillabo che cela la doppia liason. Incrociando la fiamma a due punte di Ulisse e Diomede, i vescovi fiorentini sulla cathedra troiana e le trame medicee a guardia del parentado De Pazzis.
Fino al canto III dell’Inferno che, nella prima delle serate in programma, si contrappone all’incipit latino nell’architrave del Portale bronzeo di Oderisio da Benevento. Con gli in versi di Franco Leone.
Nel mezzo del cammin estivo, l’inizio di un viaggio ‘triduo’: l’emozione come sigillo senza tempo.
L’iniziativa si inserisce nel quadro delle attività a supporto del progetto “I Rosoni di Puglia” patrimonio mondiale UNESCO lanciata dalla Compagnia degli Exsultanti.
Redazione

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