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La rabbia, la rivolta, i ribelli e la rivoluzione: il Loop Festival torna a Bari per un’edizione speciale, pensata per raccontare la musica del sovvertimento attraverso i grandi artisti del contemporaneo. Quattro appuntamenti a ingresso gratuito, scanditi nelle date del 13, 15, 20 e 22 luglio e realizzati in presenza nella nuovissima Arena di Apulia Film House (all’interno della Fiera del Levante di Bari, start ore 21.00). Un evento come sempre lontano dalla mesta rievocazione dei grandi classici del passato, bensì focalizzato sui nomi più importanti e destabilizzanti della musica e del video dei nostri giorni.
La rassegna, realizzata dalla Fondazione Apulia Film Commission e dall’Associazione Pool con il patrocinio di Puglia Sounds, torna nel 2021 con la direzione artistica del giornalista Michele Casella e col sottotitolo Rage Riot Rebels Revolution, in un momento in cui la battaglia per i diritti civili divampa e i movimenti attivisti internazionali trovano nuovi spazi e nuove forme di espressione, Black Lives Matter su tutti. Il Loop Festival esplorerà questi temi attraverso la proiezione e il commento di alcuni fra i più evocativi videoclip contemporanei, realizzando una visione e un ascolto collettivi arricchiti da spiegazioni, analisi e aneddoti sulla loro realizzazione.
Un viaggio, dunque, che attraversa la discografia e l’immaginario visuale di artisti come Chemical Brothers, Kendrick Lamar, Radiohead, Patti Smith, Depeche Mode, Pixies, Pearl Jam, Ben Harper, Björk e molti altri in relazione ai movimenti pacifisti, alle azioni di protesta per i diritti umani e alle rivolte del BLM (Black Lives Metter). Dal video “This Is America” di Childish Gambino, simbolo della spettacolarizzazione della violenza statunitense, passando per i memorabili Rage Against The Machine e al rifiuto della guerra dei Radiohead. Dal grido di libertà lanciato da Beyoncé e Kendrick Lamar alla satira musicale delle Pussy Riot, per arrivare alla lotta al potere dei Public Enemy e al brano storico “The Message”, che ha posto Grandmaster Flash And The Furious Five come nuovi poeti urbani degli Stati Uniti. E ancora la disubbidienza alla polizia dei N.W.A., le incursioni elettro-punk dei Justice, la passionalità di Sinéad O’Connor e la rivoluzione non trasmessa in TV del visionario Gil Scott-Heron.
Come ogni anno, anche la quinta edizione del Loop Festival vede la collaborazione con un artista di fama internazionale, il celebre fumettista spagnolo Miguel Ángel Martín, che ha realizzato quattro illustrazioni a marchio di ciascuna serata della rassegna. Definito dal Time “il miglior disegnatore europeo di fumetti”, l’autore di base a Madrid è noto per il suo stile urticante, trasgressivo e spesso violentissimo, ma allo stesso tempo preciso e dotato di un’eleganza che contrasta con la vocazione sarcastica e provocatoria. Martín è autore di libri che hanno perfino ricevuto una censura preventiva in Italia, classici come “Psychopathia Sexualis” e “Total Overfuck”, ma anche dell’indimenticabile e commovente “Brian the Brain”. Collabora da anni con moltissime riviste come El Paìs e Rolling Stone.