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Si chiama PugliaGoodWorld la nuova sfida, tutta digitale, dell’Assessorato Regionale alle Risorse Agroalimentari della Puglia. Si articola in otto macro filiere produttive ed è iniziata con il vino, attraverso la presentazione del portale pugliawineworld.it ai produttori che si sono collegati in webinar con Donato Pentassuglia, assessore regionale alla Risorse Agroalimentari e con Rosa Fiore, dirigente Sezione Promozione Agroalimentare Regione Puglia. “La strategia mira a definire un’immagine distintiva del settore agroalimentare pugliese. Vogliamo attivare e coinvolgere gli operatori del settore agroalimentare pugliese, in modo da ‘fare rete’ – ha evidenziato l’assessore Pentassuglia – per offrire occasioni di visibilità e promozione in modo inclusivo, a tutte le realtà, indipendentemente dalla loro dimensione. Tutte le attività digitali, ci tengo a sottolinearlo, saranno a partecipazione gratuita per le aziende agroalimentari”.
Due i punti focali sui quali ha portato l’attenzione il moderatore Daniele Cernilli ovvero Doctorwine: la transizione verde già iniziata da anni nei vigneti in una Puglia sempre più orientata verso le produzioni bio, e la transizione digitale, che non è più rinviabile. In sintesi, come ha fatto notare Cernilli, si sentiva l’esigenza di avere una risposta chiara e unitaria a chi sul web cerca i vini pugliesi. Due anche gli step che ha previsto l’Assessorato alle Risorse Agroalimentari nella attuazione di questa articolata azione di branding della Puglia a tavola. “Sarà un marchio-ombrello unico del settore agroalimentare pugliese denominato PugliaGoodWorld. Svilupperemo più marchi per i singoli settori, secondo una linea di continuità e coerenza grafica e di naming ad iniziare dal vino, che è il portale pilota in corso di realizzazione”, ha illustrato il dirigente Rosa Fiore.
Alessandro Regoli, fondatore e direttore di Winenews.it, che è stato fra i primi in Italia a puntare sul mondo del vino nel web, ha elogiato la pianificazione della Regione Puglia di promuovere l’immagine del settore agroalimentare pugliese a livello anche internazionale attraverso canali digitali. Lo shopping digitale è oramai entrato a far parte delle abitudini di tutte le famiglie. “Il percorso che porta all’acquisto – ha fatto notare Robert Maggi, millenial con ampia esperienza di import del vino in tutto il mondo – è identico anche per i buyer professionali: si clicca sui motori di ricerca per saperne di più, quindi si sceglie di comprare”.
“Le dinamiche del commercio estero con l’impatto Covid 19 sul settore agroalimentare evidenziano un segno positivo, come evidenziato dal più recente report del Ministero delle Politiche Agricole. Per la Puglia si è registrato un +12,3% confermando un trend positivo per tutto il Mezzogiorno. L’impegno è consolidare e far crescere questi risultati commerciali facendo leva sul potente strumento del web, a supporto del brand Puglia – ha detto Antonella Millarte, digital wine expert, coordinatore per Kibrit & Calce delle strategie digitali”.
A tal proposito noi di LSDmagazine abbiamo intervistato Donato Pentassuglia assessore regionale alla Risorse Agroalimentari della Puglia.
Puglia, terra dei record per l’agricoltura e la pesca. Come portare le filiere produttive dalla qualità reale, elevatissima in campo, fino alla qualità percepita da buyer e consumatori?
Dobbiamo trasformare la crisi innescata dal Covid-19 in una opportunità. L’impegno del mio assessorato è essere al fianco dei produttori in questa delicata fase di ripresa, nella quale gli strumenti digitali rappresentano un’occasione di progresso utilissima nella commercializzazione.
In che modo?
Stiamo costruendo un brand unico attraverso PUGLIAGOODWORLD, il “Progetto di valorizzazione e promozione digitale delle filiere agroalimentari pugliesi”.
Digitale, a cosa servirà?
Ogni azione di acquisto è considerata un “viaggio” che inizia dal web. Nella grande rete cerchiamo un prodotto, lo compariamo con altri, restiamo affascinati dallo story telling, nasce l’emozione di una immagine … da tutto ciò si prosegue, poi, fino alla scelta di acquisto. In modo user friendly, e cioè semplice e diretto, il brand Puglia agroalimentare verrà declinato nei singoli settori con continuità, coerenza grafica e di naming.
Quale sarà il cuore del progetto?
La sfida, tecnologicamente avanzata ai massimi livelli di innovazione, è nella creazione di un portale bilingue (italiano-inglese) per le filiere agroalimentari quali vino, olio, grano e cereali, latte e derivati, ortofrutta, carne, fiori, pesce, con tutte le aziende produttrici. Inizieremo dal vino, settore trainante per la Puglia, che per la pandemia ha dovuto rallentare.
In che modo i vini di Puglia faranno da apripista?
Nel primo anno di attività sarà sviluppata una fase pilota sul settore vitivinicolo, perché la nostra regione rappresenta un mondo da scoprire racchiuso in un calice.
La principale novità quale è?
Per la prima volta, inun unico spazio virtuale, ci saranno tutte le Cantine della Puglia e con partecipazione gratuita. Arriveremo agli appuntamenti internazionali con uno strumento di business in più: un digitale modernissimo e un brand Puglia agroalimentare percepito anche nel web.