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Filippo Rossi ha fondato il partito Buona Destra. Giornalista, animatore del Festival Caffeina, nel 2019 ha scritto un libro-manifesto dal titolo: “Dalla parte di Jekyll: manifesto per la buona destra”. Da allora gira tutta Italia riunendo molte persone intorno all’idea di un nuovo partito di destra moderato e liberale. Come vanno le adesioni a questo nuova proposta politica?
Molto bene. Ad oggi gli iscritti sono oltre 5 mila e i comitati locali in tutta Italia sono oltre 150. Il primo congresso del partito si terrà a Roma nel mese di novembre ma in questi giorni ci sarà a Roma una presentazione alla stampa delle nostre proposte a cui parteciperò io come coordinatore insieme a Giovanni Lamioni, che insieme a me ha fondato il partito e all’avvocato Corinna Marzi che coordina i comitati romani. La nostra rete è in crescita e questo è davvero importante per il futuro del nostro movimento. Nei comitati si trattano i problemi e vengono raccolte le istanze dei territori. Vengono studiate le buone pratiche di governo. Vogliamo partire dal basso dal confronto con la cultura sociale, ideale e d’impresa del nostro paese migliore. Crediamo veramente che gli elettori sentano la necessità dell’esistenza di una nuova forza politica liberale e moderata, lontana dai populismi, responsabile e capace di ridare slancio al Paese.
In cosa si differenzia Buona Destra dagli altri partiti del centro destra ?
Buona Destra è un movimento che si ispira alla destra moderata, europeista e liberale. Siamo lontani dal populismo, degli estremismi e dei sovranismi. La destra moderata in Europa è in molti paesi forza di Governo. Crediamo che uno dei grandi problemi della politica in Italia è che manchi una buona destra che si contrapponga a quella sovranista che rifiuta la complessità, il dialogo sui diritti ed è incapace di governare, come ha dimostrato. Noi siamo favorevoli al Governo Draghi, ma speriamo in un maggiore coraggio del Governo su tutti i progetti che ricostruiranno la nostra economia e disegneranno il futuro della nostra nazione. L’Italia è un grande Paese con una grande storia ma anche con grande futuro e quindi riteniamo siano necessari più investimenti e meno spesa corrente. Per noi è fondamentale che vi siano serie riforme che portino il Paese a modernizzarsi. Abbiamo infatti in questi giorni invitato a firmare a sostegno del referendum sulla giustizia promosso dal Partito Radicale.
A breve ci saranno le elezioni amministrative Buona Destra sarà in campo? Con quali forze politiche potrebbe allearsi?
Il nostro obiettivo è quello di far crescere la nostra presenza su tutti i territori. Parleremo di alleanze nel momento in cui saremo pronti confrontandoci con quei partiti che, come noi hanno una visione liberale ed europeista. A Roma sosterremo la candidatura a sindaco di Carlo Calenda. Sui territori siamo anche vicini al pragmatismo di molte esperienze di governo locale di liste civiche, con cui abbiamo un continuo dialogo. Sosterremo candidati alle elezioni amministrative solo in base a progetti seri che possano davvero avere un impatto decisivo per la ripresa economica e sociale dei nostri territori.
Cosa pensa della proposta di federazione dei partiti di centro destra?
Penso che sia un inutile ritorno al passato. Bisogna avere coraggio e rompere il patto innaturale che lega i moderati con la destra estrema, reazionaria, sovranista, anti europea. Molte persone la pensano come noi come dimostrano le continue adesioni al nostro movimento.
Come vedi la situazione politica in Puglia?
Il centrodestra è uscito malconcio dalle regionali. Come buona destra puntiamo ad intercettare tutte quelle persone che si sono di destra ma che non si sentono rappresentate dalla destra sovranista.
Con anna Colella, coordinatrice provinciale stiamo facendo un ottimo lavoro, il suo comitato “buona destra città metropolitana di Bari” conta già molti iscritti e puntiamo a crescere ulteriormente per arrivare pronti alle prossime sfide elettorali.