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Tre creativi fundraiser del settore ambientale, dislocati in diversi angoli d’Europa, uniscono le forze per aiutare individui e organizzazioni a finanziare le loro idee di progetti di conservazione: nasce così www.environmentalgrants.org .

Nonostante l’urgenza legata alla salvaguardia della biodiversità mondiale, nessuno aveva mai pensato, almeno fino ad ora, ad un blog tematico che analizzasse specificamente fondazioni, organizzazioni internazionali e opportunità offerte dal settore pubblico e privato per l’ambiente. L’idea è venuta a Erica Roggio, Anne Broeksma e Filippo Zibordi, che hanno implementato un database gratuito e in continua espansione dedicato alla recensione di donatori per l’ambiente e la natura. Costituita da decine di profili strutturati – concisi, completi e facilmente comprensibili – per ciascun fondo, la piattaforma ha lo scopo di aiutare chi si occupa di conservazione della biodiversità ma non ha il tempo o le competenze per identificare e accedere a fonti di finanziamento adeguate.

Ogni scheda tecnica presente su environmentalgrants.org riassume il tipo di finanziamento offerto da un donatore e contiene informazioni chiave sui requisiti per candidarsi al finanziamento e approfondimenti sulla procedura di candidatura: è uno strumento utile per abbinare rapidamente le idee ai fondi disponibili.

Sulla piattaforma, che ha l’ambizione di diventare un punto d’incontro per esperti che vogliano unirsi al team e per coloro che cerchino ulteriore supporto specifico, sono disponibili inoltre materiali formativi e un calendario di eventi relativi al fundraising in campo ambientale.

“EnvironmentalGrants.org si propone di creare una rete di professionisti che condividano le loro capacità e conoscenze per consentire a chi si occupa di conservazione della natura di eccellere in ciò che sa fare meglio: proteggere l’ambiente e la fauna selvatica” afferma Anne Broeksma.

I finanziatori sono invitati a contribuire, aggiornando e aggiungendo i propri profili tramite il modulo dedicato presente sul sito.

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.