Tempo di lettura: 2 minuti
In cima all’agenda del nuovo vertice Rai che si insedierà a giugno ci saranno anche eventuali ritocchi ai palinsesti autunno-inverno. E soprattutto bisognerà sciogliere la riserva sulla prossima edizione del festival di Sanremo, l’evento del servizio pubblico per eccellenza. In panchina si scaldano Alberto Matano, Andrea Delogu e la new entry Alessandro Cattelan, appena sbarcato a Rai1. Ma se a decidere fosse l’attuale ad Fabrizio Salini, non ci sarebbero dubbi: “Spero che il prossimo festival sia quello del triplete per Amadeus e Fiorello. Si meritano l’applauso di quella sala”. Ma Ama (con il contratto in scadenza ad agosto 2021) e Fiore (alle prese con il nuovo format “Divano”) hanno già detto che il ter non s’ha da fare. “L’idea ora è di fermarci un attimo”, ha confermato Amadeus in conferenza stampa al termine dell’ultima kermesse. “Poi se la Rai lo desidera, se il pubblico lo desidera, se si ritrova l’energia, l’idea, vediamo”. “Sono felice e orgoglioso – ha chiosato il direttore artistico – di tutto quello che è accaduto”. “Ci siamo inventati un mestiere – ha ricordato Fiorello – fare spettacolo per nessuno in sala”.
DECIDEREMO CON LA RAI – Ma ora proprio Amadeus, intervistato da Tiziana Leone su Il Secolo XIX, apre uno spiraglio per l’Ariston nel 2022. “Adesso è prematuro parlare di Sanremo”, spiega il conduttore, “il mio contratto scade ad agosto, tecnicamente non potrei nemmeno parlare di cosa farò dal primo settembre. In Rai sono felice, è casa mia, ho lo stesso entusiasmo di un ragazzino agli inizi di questo lavoro, sono un privilegiato a fare quello che sognavo, do valore a tutto quello che scelgo di fare. Non amo dire no, ma qualsiasi decisione sarà presa insieme alla Rai, e sarà per il bene del Festival, non del mio personaggio”. Insomma, se qualcuno al settimo piano – dove avergli rinnovato il contratto – glielo chiede, Amadeus risponderà sì. Chissà cosa ne pensa Fiorello…
Fiorello e Amadeus. Foto da streaming