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Al Centro del Mediterraneo c’é un’oasi che offre un’estate alla scoperta di una nuova Sicilia. In mezzo a ulivi secolari, in un territorio attraversato da vigneti e uliveti, c’è una frontiera di azione sociale e culturale di cui fu piantato un seme negli anni Sessanta. Si trova a Riesi, in Sicilia, a pochi passi dal mare, dalla storia di Agrigento e di Piazza Armerina. Qui, ai margini dell’Europa, vive una comunità che ha deciso di non fuggire dalla sua terra e di lottare per renderla migliore. Il Villaggio Monte degli Ulivi è meta di cultura e di architetture singolari dove l’Ospitalità è un fine, non un mezzo, dove il confronto tra culture e impegno sociale è pane quotidiano. 

Il luogo è patrimonio culturale della Regione Siciliana, meta di interesse per studiosi che, da molte parti del mondo, giungono a Riesi per apprezzarne lo sviluppo culturale, architettonico e umano. Dal 21 al 29 agosto 2021 è in programma la seconda edizione del LURT, il Laboratorio Umano di Rigenerazione Territoriale, al Servizio Cristiano, residenza formativa e di ricerca, che si svilupperà attraverso laboratori di co-produzione e co-design dei servizi. In tanti hanno conosciuto il Villaggio, mossi da interessi diversi, dall’impegno sociale alla musica, al teatro, al design: Danilo Dolci, Ernst Knam, la Bandabardò, Nicolò Carnesi, Eugenio Bennato, Mario Incudine, Lucilla Galeazzi e molti altri. Tra gli ospiti di rilievo anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.  

La cultura muove i passi di questo villaggio, per creare occasioni di incontro, scambio, apertura, curiosità tra la Sicilia, l’Europa e il mondo. È un luogo di pace, in cui ritrovarsi e ritrovare l’armonia con gli altri e con l’universo. 

La Casa per Ferie offre 13 camere immerse nel verde 
in pieno relax. È uno spazio che viene vissuto da bambini, ospiti, volontari e residenti. Ma è anche luogo di collaborazione e di condivisione della natura siciliana e del buon cibo, con i suoi 20 ettari di coltivazioni biologiche: mandorli, ulivi, agrumi e infine l’orto.

Spazio inatteso e ricco di sorprese è il Museo, che racconta più di 50 anni di vita dell’utopia dell’Àgape, che Tullio Vinay, Pastore valdese e poi senatore della Repubblica, annunciava in questo scorcio di Sicilia con la parola e con l’impegno sociale, culturale, educativo in favore dei più deboli. Ma racconta anche la storia dell’architettura organica attraverso numerosi disegni e fotografie e l’amicizia con Leonardo Ricci, uno degli architetti più innovativi e talentuosi dell’epoca. 

Nell’archivio è custodita una vasta corrispondenza con ogni parte del mondo, con lo scrittore Leonardo Sciascia e Ferruccio Parri, eroe della I Guerra Mondiale e partigiano. 

A Riesi, primo produttore mondiale di Nero d’Avola, è possibile scoprire qualcosa di cui abbiamo urgente bisogno: una possibilità di speranza, un granello di senape di coraggio seminato con generosità, grazie all’impegno ecumenico di molti, di ogni Paese, di ogni cultura o religione.

Direttore della struttura è Gianluca Fiusco, siciliano, giornalista, musicista, scrittore, ha vissuto all’estero ed ha scelto di tornare nella sua terra per offrire il proprio contributo a quest’oasi di cultura, di impegno sociale e di pace.
Redazione

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