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Kokoroko, band composta da otto giovani musicisti tra i venti e i trent’anni, rappresenta una delle formazioni più carismatiche della scena nu jazz britannica. Il collettivo, guidato dalla trombettista Sheila Maurice-Grey, arriva in Italia per un tour estivo promosso da Bass Culture in collaborazione con Re::Life, che attraversa cinque città: il 5 agosto a Gorizia per Musiche dal Mondo, il 6 agosto all’interno della rassegna Acieloaperto di Cesena, il 7 agosto ad Agrigento per il Festivalle, l’8 agosto nella capitale per l’iniziativa “Villa Ada Roma incontra il Mondo” e il 10 agosto al Locus Festival a Locorotondo (BA).

Il gruppo si ispira ai grandi maestri creatori dell’afrobeat come Fela KutiEbo Taylor e Tony Allen, e si inserisce nella lunga tradizione della scena africana a Londra. Queste solide radici riprese, innescate nell’attuale fermento musicale londinese danno, vita ad un particolare sound afrobeat che sconfina in più generi: dal funk al jazz, dalle musiche tradizionali dell’Africa occidentale ai ritmi giamaicani per passare ai suoni urbani londinesi.
Kokoroko, che in lingua urhobo (lingua tradizionale nigeriana) significa “essere forti”, è l’espressione di una nuova epoca musicale londinese, che vede giovani artisti, figli della diaspora e del jazz contemporaneo, rivendicare le proprie radici e ridisegnare le basi di un nuovo immaginario black.
La sezione dei fiati è tutta al femminile: oltre a Sheila Maurice-Grey alla tromba, Cassie Kinoshi al sax e Richie SeivWright al trombone. Completano il gruppo Duane Atherley al basso, Toby Adenaike alla chitarra, Yohan Kebede alle tastiere, Ayo Salawu alla batteria e Onome Edgeworth alle percussioni.

Il 13 novembre 2020 la band ha pubblicato un nuovo singolo “Baba Ayoola“, uscito per Brownswood Recordings ed estratto dall’album “Carry Me Home”; il gruppo si è aggiudicato il premio come “Best Group” agli Urban Music Awards 2020 e ha partecipato ai maggiori festival inglesi ed europei come Glastonbury, Meltdown, We Out Here e BBC6 Music Festival, solo per citarne alcuni.

Redazione

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