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Domenica 23 maggio, in occasione della quindicesima tappa che inizierà a Grado e si chiuderà a Gorizia, il Giro passerà brevemente anche in territorio sloveno, percorrendo le strade immerse nei vitigni del Collio. Una tappa abbastanza breve – sono solo 147 km – con un circuito di circa 40 da ripetere per tre volte, tra Italia e Slovenia. Dopo la prima parte del percorso in Friuli Venezia Giulia, i corridori attraverseranno il passaggio di Gornje Cerovo per sconfinare in territorio sloveno e attraversare le tre località di Hum, Gonjace, famosa per la sua torre panoramica di 23 metri, e Medana. Tre gli sloveni iscritti alla gara: Mohoric Matej, Novak Domen E Tratnik Jan.
Grazie ad atleti come Tadej Pogačar, il primo sloveno che ha conquistato la vittoria finale al Tour de France, e Primož Roglič, l’ex saltatore di salto con gli sci, che ha firmato la svolta sia del ciclismo sloveno che di quello mondiale, la Slovenia è, oggi, destinazione dal cuore sportivo molto amata dagli appassionati di ciclismo. Il grande evento di richiamo internazionale è la giusta occasione per scoprire le zone di Brda e della Valle del Vipava, due territori vicini eppure ancora poco conosciuti, che offrono una moltitudine di attività, da quelle sportive a quelle legate all’eno-gastronomia, e regalano moltissime emozioni.
Brda: il Collio sloveno
Solo il forte abbraccio dell’Isonzo, il fiume color smeraldo, e della pianura friulana ha potuto dar vita a questo magico paesaggio vitivinicolo terrazzato, dove il vento mediterraneo e quello alpino si incontrano. Il clima mite permette di scoprire questi luoghi tutto l’anno: in primavera la natura si risveglia, riempiendo la vista di meravigliosi fiori bianchi di ciliegio; il ritmo dell’estate incandescente vi porterà alla scoperta della freschezza delle cantine e degli agriturismi locali; la vivacità dell’autunno vi farà assaporare la succosità delle viti locali: l’inverno dona una tenera carezza con una sottile coperta di neve ed il soffio di una leggera bora.
Brda è la meta perfetta per gli sportivi! Qui vi aspettano 12 percorsi escursionistici interessanti, tra i quali il Juliana Trail, classificato da Lonely Planet tra i migliori percorsi da trekking del 2021 ed il percorso Alpe Adria, lungo circa 750 km che inizia a Grossglockner in Austria e termina a Tieste in Italia. Una camminata attiva attraverso le colline ondeggianti di Brda è un’ottima opportunità per conoscere il patrimonio culturale di questa zona collinare all’incrocio di tre mondi – slavo, latino e germanico. Quasi ogni villaggio custodisce una chiesa che racchiude in sé particolari storie ed affreschi, ogni centro storico è una singolare esperienza. Una passeggiata attraverso Šmartno, ad esempio, vi porterà tra storie cavalleresche medievali, mentre percorrendo il Sentiero della pace sul Monte Sabotino giungerete tra le trincee della Prima Guerra Mondiale.
Chiaramente Brda è perfetta anche per i ciclisti! Che preferiate le avventure su strada o su sterrato, Brda offre una rete ciclistica di oltre 280 km che comprende percorsi eccezionali e di ispirazione in grado di stupirvi non solo per il panorama. Non sorprende, dunque, che questo angolo verde e sostenibile della Slovenia spesso funga da palcoscenico per allenamenti o gare ciclistiche: varie volte ha già ospitato il Tour of Slovenia, che quest’anno torna dal 9 al 13 giugno, mentre ogni anno la cantina Klet Brda, la più grande in Slovenia, organizza la maratona ciclistica da Lubiana a Dobrovo, in grado di attirare circa 1.000 ciclisti.
Oggi, la pregiata qualità gastronomica di Brda, soprattutto quella vinicola, è riconosciuta nei migliori eventi eno-gastronomici di tutto il mondo. Il suo paesaggio terrazzato, culla dell’autoctone ribolla gialla, continua a guadagnarsi un posto speciale nel cuore di ogni singolo visitatore. Non sorprende dunque che la CNN Travel abbia elencato Brda tra gli 11 eccezionali paesaggi vinicoli da scoprire. Assaporare le specialità locali – focacce alle erbe, strudel di ciliegie, sugo di vino con piselli e polenta, salumi – rappresenta sicuramente un’esperienza da non perdere, soprattutto se in abbinata con un bicchiere della pregiata varietà locale della ribolla. Da non dimenticare, infine, gli altri prodotti del luogo, come l’olio d’oliva, il miele, i distillati, le marmellate fatte in casa e la frutta secca. Questo ed altro ancora vi aspetta qualora decidiate di provare il wine safari, una speciale combinazione che unisce l’avventura della scoperta dei colli di Brda con la degustazione dei prodotti locali in varie eccezionali cantine classificate tra le TOP 100 del mondo.
La città di Nova Gorica
Nova Gorica è da sette decenni il cuore della soleggiata regione di Goriška. È una città dal clima mite, verde e fiorito tutto l’anno, giovane, vivace e socievole, con visitatori da tutto il mondo. Nova Gorica e Gorizia, le due città che sorgono su di un confine senza valichi di frontiera, insieme hanno ricevuto la nomina a Capitale europea della cultura 2025.
Nova Gorica attrae per la vivacità e il divertimento, in quanto vari locali, interni o esterni, offrono una ricca selezione di eventi tutto l’anno. Concerti, festival, spettacoli teatrali, fiere, mostre e altri eventi culturali, culinari ed etnologici arricchiscono la vita della gente del posto e degli ospiti. Nova Gorica, inoltre, offre diversi casinò con le più moderne attrezzature di gioco. Una piacevole atmosfera completata da un’ottima cucina, da strutture ricettive di grande livello e servizi benessere all’avanguardia.
A nord-est, Nova Gorica è protetta dai venti freddi dall’altopiano di Trnovo e Banjšice, un mondo meraviglioso con un clima completamente diverso, ricco di tradizioni popolari e attrazioni naturali che in modo speciale arricchiscono lo sport dell’escursionismo. Coloro che sono interessati alla flora potranno visitare, infine, il centro erboristico a Grgarske Ravne, dove acquisiranno familiarità con la produzione, la lavorazione e l’uso delle erbe medicinali. Da non perdere anche il ponte di Solkan, sulla linea ferroviaria di Bohinj tra Jesenice e Gorica, riconosciuto come il ponte con l’arco in pietra più lungo del mondo che si estende su un fiume e l’arco in pietra più lungo tra tutti i ponti ferroviari.
La Valle del Vipava
La natura della Valle del Vipava, nella Slovenia meridionale, a ovest della capitale Lubiana, è così varia e pittoresca da rappresentare la meta ideale per un viaggiatore curioso e buongustaio. Numerosi i popoli che hanno attraversato questa incantevole valle di passaggio, grazie al suo terreno fertile e alle numerose sorgenti d’acqua, tanto che ancora oggi, ad ogni passo, si possono trovare i resti archeologici delle antiche civiltà: castelli, palazzi, chiese, tracce del ricco patrimonio culturale e delle tradizioni passate. In questo paesaggio idilliaco, il più bel monumento culturale è rappresentato da Vipavski Križ, un fiero insediamento medievale fortificato i cui visitatori possono scoprire le rovine del castello medievale e il convento dei Frati Cappuccini, ancora abitato da alcuni religiosi, con la sua ampia biblioteca, dove viveva e studiava il celebre predicatore Janez Svetokriški, detto Giovanni da Santa Croce.
Lungo le tante sorgenti del fiume Vipava, che oltre ad aver dato il nome alla valle è famoso per essere l’unico fiume in Europa ad avere una sorgente a delta, nasce la piccola città omonima che grazie ai suoi numerosi ponti sull’acqua è conosciuta come la “Venezia slovena”.
La cittadina di Ajdovščina, l’odierno centro dell’alta Valle del Vipava, è cresciuta sulle fondamenta di un antico insediamento, all’interno di una fortificazione romana. Il centro storico, che per tanti secoli si sviluppava solo all’interno delle mura, è ancora oggi intrecciato da strette viuzze. Molto ben conservate sono le case delle famiglie benestanti, costruite nel XVIII e XIX secolo, testimonianza di un’epoca di prosperità economica. E non manca nemmeno la cultura… Nato ad Ajdovščina, il pittore, grafico e fotografo Veno Pilon è uno dei più importanti artisti sloveni e uno dei rappresentanti dell’Espressionismo e della Nuova oggettività anche a livello europeo. Gran parte delle sue opere è conservata nella Galleria Pilon ad Ajdovščina, che con la sua collezione permanente e numerose mostre rappresenta una fermata indispensabile sul tuo percorso attraverso la Valle del Vipava.
Dal punto di vista naturalistico, l’attrazione più famosa è sicuramente la finestra naturale di Otlica (Otliško okno), un ponte naturale alto 12 metri e largo 7, nei pressi del villaggio omonimo, che si è formato in seguito a una forte faglia tettonica, grazie alla disgregazione e all’erosione delle rocce, anche se la leggenda narra che la parete fu perforata dal diavolo con il suo corno quando questo inciampò e cadde. La finestra naturale è una delle mete escursionistiche più apprezzate, che regala una veduta inusuale e bellissima sulla valle. Ma il paesaggio vivace e pittoresco tra Vipava e Nova Gorica offre numerosi piaceri escursionistici tra cui l’altopiano di Trnovo, da dove si può vedere il mare, o il Monte Santo con la basilica di pellegrinaggio.
Dopo lo sport, ci si può concedere qualche leccornia locale.
Nella valle dei vigneti e dei frutteti gusterete ottime pesche, albicocche e ciliegie. Sentirete l’armoniosa sinergia della terra, dell’aria, dell’acqua, del sole e dell’uomo quando degusterete il zelen e il pinela – due vitigni caratteristici della Valle del Vipava. Il modo migliore per esplorare la valle è sicuramente su due ruote: sono tantissimi i tour locali in bicicletta che si fanno strada su tranquilli sentieri lungo le vigne passando per le cantine per degustazioni e quattro chiacchiere con i produttori. Se cercate la raffinatezza gastronomica dovete provare il Pri Lojzetu del famoso chef stellato Tomaž Kavčič. Il ristorante è ospitato da un bel palazzo rinascimentale su un colle panoramico nel villaggio di Zemono, per mangiare bene e con vista.