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Il soggiorno è gratis in cambio di un’opera d’arte: lo propone agli artisti Afea Art & Rooms, hotel di Palermo che è anche incubatore d’arte work in progress.
La struttura è nata alla fine del 2018, quando i proprietari Danilo Alongi e Carmen Russo hanno diffuso, con la collaborazione di varie realtà come il “Distretto A di Faenza”, una open call cui hanno aderito numerosi artisti e professionisti della street art, dando disponibilità alla realizzazione del progetto.
L’idea era infatti quella di realizzare un hotel in cui ogni camera fosse una piccola galleria d’arte, ognuna diversa dall’altra e tutte decorate da mano d’artista. Tra gli altri, hanno contribuito Riccardo Buonafede, fondatore del festival Manufactury Project di Comacchio, che ha omaggiato il capoluogo siciliano attraverso alcune immagini ispirate al film “Johnny Stecchino” di Roberto Benigni, collegando l’immagine ironica della banana alla copertina dei “Velvet Underground” di Andy Warhol. Giovanni Lo Verso ha invece attinto da un passato di scultore, ceramista e scenografo per decorare la camera Li Pupi. Molti esponenti della Scuola del Fumetto di Palermo hanno partecipato alla scenografia della camera Popeye, dedicata a Braccio di Ferro e Olivia. Lo Stregatto e il Cappellaio Matto sono i personaggi onirici che hanno ispirato un altro artista, Vincenzo Caradonna, per la “stanza di Alice”.
Il risultato è un insieme di camere con storie che si sviluppano su pareti, armadi, cuscini e oggetti d’arredamento, in cui ogni artista ha impresso il suo stile, in un’esperienza che diventa anche condivisibile attraverso un’app e l’installazione di QRCode al di fuori di ogni stanza. E dunque, oltre che per gli ospiti, l’hotel può rappresentare una buona occasione per gli artisti: a loro infatti il soggiorno gratuito se armati di bombolette e pennelli decideranno di regalare anche la loro opera.
In copertina Afea Art & Rooms credits Davide Currao