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I videogiochi sono diventati il passatempo preferito dei ragazzi sin dagli anni ’80. Le console casalinghe vengono lanciate sul mercato a distanza di 4-5 anni e sono sempre più potenti. Di conseguenza, i titoli a disposizione godono di tecnologie avanzate che non sarebbero mai potute essere supportate dai sistemi precedenti. Il mondo del gaming è in continua evoluzione ed espansione. Quando si acquista una console, la compatibilità con un gioco apposito, anche se appena uscito, è chiaramente garantita. I problemi sorgono invece per chi utilizza il computer o lo smartphone per giocare. In quel caso, infatti, è necessario che il dispositivo rispetti i requisiti tecnici indicati dal gioco. Qualora così non fosse, il risultato sarebbe quello di giocare a scatti sforzando le componenti del sistema, o semplicemente quello di non riuscire nemmeno a iniziare la partita.

I pc fissi sono le soluzioni più indicate per chi intende giocare senza ricorrere alle console. Rispetto ai notebook, i pc fissi sono un po’ più ingombranti, ma sono soprattutto assemblabili. Se una delle componenti non riuscisse a soddisfare i requisiti dei giochi più recenti, basterebbe sostituire solo quella. Con i notebook tale operazione non è possibile; inoltre, considerando che nei dispositivi portatili le parti del computer sono compresse e tutte vicine tra loro, un riscaldamento globale della macchina rischierebbe di danneggiarne più funzioni in minor tempo. Chi vuole avere la possibilità di giocare ovunque o in viaggio deve virare sulle tante console portatili attualmente in commercio. Il rischio sarebbe quello di ritrovarsi dopo pochi mesi con un notebook incapace di far girare un gioco appena uscito.

I pc adatti al gaming devono poter sostenere l’elaborazione grafica e possedere una grande memoria interna. Il monitor gaming deve avere un refresh rate elevato, di almeno 60Hz. Chiaramente, le schede grafiche nVidia e AMD sono quelle che vanno per la maggiore. Occhio anche al processore e al numero di core, le unità di calcolo che svolgono operazioni in contemporanea. Esistono anche pc con 6 o 8 core. A giocare un ruolo fondamentale è anche la RAM, la memoria a breve termine che gestisce i dati temporanei, che ormai può superare anche i 10 GB. Per il gaming, risultano più efficaci gli hard disk SSD.

Il sistema operativo scelto può incidere sull’esperienza di gioco e il migliore in tal senso, nonché il più diffuso, è Windows 10. Linux e macOS di Apple si stanno adattando, ma non si caratterizzano per versatilità. Bisogna curare anche il comparto sonoro con scheda audio o chip audio, preferibilmente con supporto al multicanale. Persino l’alimentatore deve essere di un certo tipo, perché deve tener conto del consumo energetico delle varie componenti. Dal momento che molti dei giochi più recenti richiedono anche l’utilizzo del microfono, sicuramente averne uno incorporato sarebbe un passo avanti, tuttavia il rischio è che possa risultare troppo distante dalla propria bocca. Meglio utilizzare un paio di cuffione, allora.

I videogiochi dell’ultima generazione non sono solo ipertecnologici. Se richiedono un sistema potente è anche perché pretendono che vengono svolti svariati compiti. Anche in giochi all’apparenza più semplici come le slot machine virtuali possono venire coinvolte tante componenti. Al giorno d’oggi c’è anche chi gioca riprendendosi in webcam, magari sfruttando l’app di qualche social per mostrare online il proprio gameplay. Altri giochi ancora, invece, propongono delle sezioni live per i quali è necessario visualizzare in diretta dei video in streaming. Non c’è bisogno di essere nerd o smanettoni, ma prima di iniziare a giocare bisogna studiare per bene la situazione.

Redazione

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