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Il magnete
“La vocazione si esprime nei capricci e nelle ostinazioni, nelle timidezze e nelle ritrosie che sembrano volgere il bambino contro il nostro mondo, mentre servono forse a proteggere il mondo che egli porta con sé e dal quale proviene.”
James Hilmann
Una volta che sei entrato nella Crisi del risveglio ti trovi il tuo compito successivo è quello di comprendere la chiamata. Esiste una vocazione che fa da magnete nei confronti della tua esistenza, ti attira da sempre, però non lo fa sempre con la stessa intensità e di continuo. Questo magnete a volte ti attira con forza, altre in modo flebile, per periodi brevi o lunghi scompare del tutto, e poi all’improvviso ritorna ad agire sulla tua vita. Ora il punto fondamentale è dare un nome specifico, una forma e una sostanza chiara a questo magnete. Adesso devi finalmente capire con cosa hai a che fare da sempre. Questo elemento che ti accompagna da sempre, che ti seduce, cosa sarà mai? Questa chiamata, questa vocazione che abita nel profondo del tuo cuore e della tua coscienza, non può più restare misteriosa e coperta di foschia. Devi comprenderla. Va fatto silenzio di tutto quello che disturba. È necessario per te un primo atto consapevole di ritiro da quelle distrazioni e da quelle interferenze che confondono le tue facoltà cognitive, emotive e spirituali.
Le domande sostanziali
Stai per partire per un viaggio molto importante. E capire la chiamata diventa una condizione essenziale per muoverti nella giusta direzione.
Chi sei tu davvero?
O meglio, qual è la tua essenza?
Cosa devi realizzare?
Musica, arte, medicina?
Devi combattere per difendere i deboli?
Sei nato per scrivere?
La tua vocazione è la natura, il cibo, la bellezza?
Sei potenzialmente un bravissimo insegnante, un giustissimo giudice, un valente ingegnere?
Ormai è tempo di capire cosa sei nato a fare e, qualora attualmente stai facendo altro, di fare i conti con te stesso.
Potresti aver scelto un lavoro che non senti davvero tuo. Quello che oggi sei potrebbe essere frutto di troppi dannosi compromessi.
Ma la situazione può espandersi su altri piani dell’esistenza.C’è chi sta con un partner sbagliato, chi si accontenta di amici poco affini, per non restare solo. C’è chi vive in un posto che non gli piace e se lo fa andar bene lo stesso.
Ora stai per comprendere la chiamata. Preparati a una buona dose di stress. Tieni pronto! Perché non tutto quello che sei e che hai fatto fino ad ora potrà continuare a sussistere intorno a te ,e dentro di te. Un aiuto te lo possono dare gli archetipi di Jung
La ribellione
E’ tutta una questione di ribellione. Ti devi ribellare a tutti coloro che hanno cercato di reprimere i tuoi sentimenti più veri. Perché tu sei quei sentimenti che hanno tentato di sopprimere, e la tua chiamata si nutre e sopravvive solo grazie ad essi.
Osho afferma:
Mostrare i propri sentimenti ed essere se stessi è difficile perché per migliaia di anni ti è stato detto di reprimere i sentimenti. La cosa è entrata a far parte dell’inconscio collettivo. Per migliaia di anni ti hanno detto di non essere te stesso: diventa come Gesù, come il Buddha, come Krishna, ma non essere mai te stesso. Sii qualcun altro. Te l’hanno insegnato continuamente, per secoli, e con tanta insistenza che ti è penetrato nel sangue, nelle ossa, fino al midollo. Un profondo rifiuto di te stesso è diventato parte di te.
Ora io ti dico qual è l’antidoto. Concentra tutta la tua energia per esprimere un bellissimo:
“ME NE FREGO!!!”,
Continua con un bel:
“FANCULO I CONDIZIONAMENTI”
E concludi con uno straordinario:
“Sono quel che sono, provo quel che provo e respingo al mittente ogni tentativo di farmi vergognare per questo!”
Ripulisci il sangue, le ossa, il midollo di ogni condizionamento. Effettua un profondo e sano lavaggio interiore.
Lascia scorrere via tutte le indicazioni ricevute dal sistema, gli amici, i parenti.
Mostra a te stesso i tuoi sentimenti.
Lascia che essi si esprimano dentro e fuori di te. S
olo dopo aver fatto questa azione riuscirai a sentire bene e con chiarezza la chiamata.
Sconfiggi il pudore di te e di quello che puoi provare.
Ogni chiamata si nutre di sentimenti. Ogni chiamata è solo un altro nome con cui definire quella mappa originale ed unica dei tuoi sentimenti e delle tue emozioni.
Solo chi ha il coraggio di sentire in modo spontaneo riesce a sentire in modo inequivocabile la propria sincera vocazione.
Le tecniche per comprendere
Ci sono dei metodi, dei procedimenti che possono aiutarti. Ti possono insegnare a fare silenzio, ad eliminare i frastuoni dei pareri altrui, delle regole sociali, religiose, etiche, le voci degli istinti più bassi. La destinoterapia ti fornirà queste pratiche. E ti spiegherà anche come recuperare indizi e tracce ripercorrendo la tua vita, dalla nascita ad oggi. Ci sono stati segnali della tua vocazione, disseminati qua e là nelle tue giornate, nella tua quotidianità. Facendo un viaggio a ritroso e sapendo cosa si deve cercare si riescono a trovare un certo numero di questi segnali. Indizi sulla chiamata ti arrivano anche dall’analizzare ciò che provi verso cose e persone. Mi spiego meglio: a volte ci sono cose che si odiano e che si amano al contempo, ebbene, queste possono avere a che fare con la chiamata. Vale anche per alcune persone: le giudichiamo male, le invidiamo, ma poi siamo attratti da loro, da quello che dicono o che fanno. Forse queste persone possono farci da specchio, su cui vedere per riflesso qualcosa che riguarda la nostra chiamata.
Interrogarsi nel giusto modo
Seguendo il metodo destinoterapico apprenderai come interrogare profondamente te stesso su cosa vuoi.
Scoprirai come valutare in maniera archetipica e chiara quello che sogni.
Acquisirai la sensibilità necessaria per sentire le sensazioni del tuo corpo e per capire quando ti dicono che una cosa è giusta o quando ti dicono che è sbagliata per te. Ci sono vibrazioni, pressioni, cambi di temperatura localizzati e repentini, formicolii e altre reazioni che sono come dei sistemi di verifica rispetto a una cosa. Verificano cioè se questa è opportuna ed ecologica per te o se invece ti può nuocere.
Imparare a decifrare queste reazioni fisiologiche ti sarà estremamente utile. Potrai usare questa conoscenza per capire meglio qual è la tua chiamata
Ora, però, esiste anche il caso in cui TU GIA’ SAI CHIARAMENTE QUAL’E’ LA TUA CHIAMATA. Può darsi che quello che ti manca è il coraggio, la voglia, la determinazione, la costanza. Ebbene, in tal caso, ciò che hai appena letto non ti avrà entusiasmato. Ti sarai detto: “Io sono già un passo avanti, rispetto a capire la chiamata”.
Ma ricorda, una cosa è capire e un’altra è ACCETTARE.
Hai accettato profondamente la tua chiamata dopo averla compresa?
Non è un passaggio naturale, spontaneo, facile.
Intendo parlare della profonda accettazione, quella che attiva il coraggio, la voglia, la determinazione, la costanza. Intendo quella che fa crollare i ponti dietro ai nostri talloni, rendendo impossibile indietreggiare.
Se lo hai già fatto bene, sei pronto per affrontare le prossime sfide, se invece non lo hai fatto ancora, puoi testare la straordinaria efficacia della Destinoterapia.