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Ha senso oggi, quando il contatto fisico fa paura, quando la maggior parte dei brands, anche quelli più tradizionali, stanno scegliendo la strada dello shop online, quando il settore stenta a contrastare una crisi pesante che nello scorso anno ha visto crescere la quantità di invenduto rimasta in magazzino, aprire uno store?
Rivolgiamo la domanda direttamente a Michele Armenise, giovane stilista barese che poco meno di due anni fa ha lanciato il suo brand If Possible Make Love, con capi unisex, universali, unici e sofisticati che piacciono a tutti e non solo alle giovani generazioni.
E lui ci risponde subito di sì con l’entusiasmo contagioso dei suoi anni, ma anche con l’ottimismo di chi vede roseo il futuro con una ripresa dei consumi e la voglia di tornare ad avere contatti diretti e non solo mediati da un monitor.
Ma di questi tempi dove trova l’energia e la volontà di portare avanti un progetto del genere? Ci dice: “la capacità di far sognare rimane una missione irrinunciabile per la moda, oltre alla funzionalità. Bisogna cercare la positività ovunque. E credo che oggi più che mai ce ne sia bisogno. Da questa considerazione è partita l’idea di osare e di creare un ambiente osmotico tra i capi che creo, capaci di andare oltre ogni stereotipo celebrando la libertà in tutte le sue forme, e i clienti finali, coinvolgendoli e spingendoli a sentirsi parte del progetto”.
E ci crede così tanto da annunciare tramite i suoi canali social l’apertura di un temporary store del suo brand nel centro di Bari, forte della recente esperienza nel dicembre dello scorso anno, quella di un pop up store che sarebbe dovuto restare aperto per 10 giorni, ma che si è poi ridotta a soli sette giorni per sold out dei capi proposti. Questa volta l’apertura sarà di 60 giorni: due mesi interi per rinsaldare un rapporto sempre più sincero con i propri ammiratori.
Michele aggiunge: “io provo a usare la mia creatività e allo stesso tempo voglio fare qualcosa di normale come può essere aprire un negozio, sia pure a tempo. Anche questo può aiutare a ritrovare serenità e gioia in ciò che facciamo”.
Una bella scommessa per il brand pugliese vincitore del PIN, l’iniziativa delle Politiche Giovanili della Regione Puglia rivolta ai giovani che intendono realizzare progetti imprenditoriali innovativi ad alto potenziale di sviluppo locale e con buone prospettive di consolidamento, rafforzando le proprie competenze. Ma anche una scelta commerciale che si basa su una strategia ben precisa. Per i prossimi due anni, infatti, le aperture degli stores per la vendita dei suoi capi saranno ridotte nel tempo, in modo tale da poter rappresentare il canale perfetto tra brand e utente finale scaldando gli animi di coloro i quali apprezzano il prodotto IPML.
Il momento è difficile ma i segnali sono positivi come dimostra la precedente esperienza di Michele Armenise che ha visto esaurire le proposte in vendita prima della chiusura prestabilita.
Ma se il giovane fashion designer è convinto che l’online è importantissimo, ritiene che sia fondamentale continuare a investire anche nei negozi. E il futuro è l’omnichannel, il cliente che tramite il web entra in negozio e viceversa. Il fine ultimo in entrambi i casi qual è? Comprare cose belle che siano anche capaci di donare benessere attraverso qualità e stile: una promessa mantenuta per il brand IPML.
L’appuntamento è a Bari in Via Andrea da Bari, 78. Quando? Lo saprete presto!