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Prima del Covid c’era un’altra idea di igiene domestica. Dall’inizio della pandemia, però, il concetto ha subito un cambiamento rapido e radicale.
La vita domestica ora è più che un semplice ménage in un luogo dove rilassarsi, mangiare e trascorrere del tempo con la famiglia. È diventato un luogo di lavoro, un reparto malattie, un centro di istruzione, il centro fitness locale e altro ancora.
In tempi di Covid la vita domestica è stravolta
Misure di igiene e connettività sono i grandi driver di questo cambiamento. A parte le rinnovate esigenze di avere una vita domestica comoda e sicura, il desiderio è che sia anche iperconnessa. Pratiche di lavoro e intrattenimento on demand lo rendono indispensabile.
Ecco cinque tendenze da monitorare che continueranno a plasmare la nostra vita domestica per tutto il 2021, sperando di vederle anche in futuro, ma molto mitigate per lieti motivi.
Comfort domestici
Salute a casa significava caratteristiche generali di sicurezza per le persone con mobilità ridotta. Ora il concetto comprende una serie di aspetti aggiuntivi. I programmi di telemedicina raggiungono individui più vulnerabili e isolati che mai, con la dimensione del mercato globale della telemedicina che dovrebbe crescere del 23,5% entro il 2026. Con la cura della salute mentale che guadagna la parità con quella fisica, tutto, dall’impatto dell’ambiente costruito al modo in cui lavoriamo è in fase di miglioramento.
Le innovazioni per la vita domestica in termini di comfort e salute vanno ben oltre lo sviluppo di nuovi dispositivi. La ricerca sugli input sensoriali combinati con gli sviluppi nella scienza dei materiali contribuisce a progettazioni a più livelli incentrate sul comfort degli utenti finali. Gli ingredienti coltivati naturalmente e le pratiche sostenibili sono ampiamente visti come necessità, in particolare perché l’accesso alla natura è stato molto compresso nel 2020.
Nel replicare le funzioni che si svolgevano in altre parti della comunità, i miglioramenti della casa e del giardino devono soddisfare un gran numero di criteri. La facilità d’uso e la capacità di integrazione con altri elettrodomestici sono di particolare importanza. Incorporare il benessere nei centri di attività domestici richiede soluzioni ben progettate che forniscano quantità sorprendenti e inaspettate di funzionalità.
Un senso di scopo
Con più tempo per considerare come e perché le cose vengono fatte, le persone in tutto il mondo hanno trascorso molto tempo a riflettere sull’impatto ambientale. E la vita domestica è diventata una tela per la sperimentazione sostenibile.
n un contesto di declino in molti altri settori, nel 2020 l’energia rinnovabile è cresciuta in modo enorme. Si prevede che entro il 2025 le energie rinnovabili diventeranno la più grande fonte di generazione di elettricità a livello mondiale, eliminando così il carbone dal primo posto nel mercato dell’energia.
Nell’ambito di un movimento globale verso comportamenti carbon neutral le scelte individuali pongono più attenzione su materiali, funzionalità ed emissioni.
Dalla scelta di imballaggi biodegradabili al compostaggio domestico, il consumo fatto in e per la casa è sempre più personalizzato per il benessere.
Il concetto di tutela dell’ambiente si è spostato dai sentieri escursionistici agli acquisti, alle attività e agli impegni quotidiani della vita domestica. Nonostante i livelli ampi e profondi di isolamento in quasi tutte le nazioni, la sensazione di essere connessi a un bene superiore aiuta a sostenere molte persone che, anche vivendo da sole, si sentono parte di una famiglia o in spazi condivisi.
Vita domestica: antimicrobica e con aria pulita
Di pari passo con la tendenza a mantenere le distanze anche al chiuso, gli spazi abitativi vengono riconsiderati per la massima efficienza e sicurezza. Anche dopo la fine dell’emergenza è probabile che alti livelli di igiene rimangano una costante, specie per chi desidera tornare al lavoro e alle attività ricreative di persona.
Progetti e processi prima adottati in luoghi commerciali e pubblici sono diventati rilevanti e richiesti nella vita domestica e negli spazi abitativi delle persone.
Gli esperti prevedono che il mercato dei tessuti umidi e delle salviettine aumenterà di oltre 5,3 miliardi di euro entro il 2024, con il nascente mercato globale del rivestimento antimicrobico che raggiungerà i 4,1 miliardi di euro entro il 2025.
Una crescita guidata in gran parte da aumenti significativi della necessità di igiene. Gli innovatori stanno già guardando oltre i prodotti per la pulizia della casa e incorporano caratteristiche antimicrobiche in tutto, perfino nelle lampadine.
Stesso discorso anche per l’aria. La lotta allo smog urbano è stata una buona palestra per tecnologie e sistemi ora richiesti in quasi tutti gli edifici, residenziali e commerciali.
La purificazione dell’aria sta rapidamente diventando un imperativo domestico, e ancora di più per le famiglie con membri vulnerabili di tutte le età. Sistemi e dispositivi anche diagnostici che individui o particelle virali microscopiche e infettive devono integrarsi perfettamente con case e ambienti di lavoro.
Esperienze quotidiane essenziali
Pranzi, appuntamenti dal dottore, shopping, scuola e altro sono diventati virtuali e integrati nella vita domestica quasi dall’oggi al domani.
I marchi in grado di rispondere con agilità hanno trovato nuovi modi per raggiungere clienti regolari e nuovi, contribuendo anche alla necessità di assistenza della comunità.
Gli operatori sanitari hanno fornito assistenza tramite collegamento video. Le banche effettuano chiamate regolari con i clienti.
Entro il 2025, si stima che il consumo domestico potrebbe rappresentare un mercato da 2,5 trilioni di euro. Prodotti di consumo, tempo libero, ricreazione e istruzione le tre principali aree di spesa.
Questa “pausa mondiale” ci ha dato se non altro l’opportunità di introdurre soluzioni nuove a tante sfide. Shopping in realtà mista, spazi di lavoro domestici modulari, uffici virtuali e una miriade di opzioni di telemedicina hanno portato il mondo a casa.
Connessione, non isolamento
La tecnologia non può ancora replicare il tatto umano. Milioni di persone in tutto il mondo sono state separate dai propri cari per mesi, e per molte sarà così anche nel 2021.
Già prima del Covid la solitudine era un’epidemia crescente in alcuni dei paesi più ricchi del mondo. Quando il virus ha imposto restrizioni vaste e immediate alle interazioni sociali, gli esperti hanno previsto un aumento schiacciante delle condizioni di salute mentale.
In risposta a questa situazione, il sostegno della comunità si è concentrato sulla riduzione dell’isolamento e sul rafforzamento delle reti per i più vulnerabili, anche con servizi online di sostegno psicoterapico. Anche gli imprenditori nel campo delle arti e dell’ospitalità, due industrie devastate economicamente dal coronavirus, hanno affrontato questa enorme tragedia con immaginazione e cuore.
Concerti virtuali, cabaret online, kit fai-da-te per cene e cocktail, tour a distanza, perfino rappresentazioni teatrali svolte in modalità delivery. Tutti hanno aiutato a stabilire e mantenere un senso di connessione, anche se in modo diverso.
Forse è questo l’aspetto da conservare di più nella vita domestica del dopo Covid. Sentirci a casa nel mondo, e sentire che il mondo è a casa nostra.