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Il virus invisibile ha cambiato le nostre vite. Il nemico microscopico moltiplica le ansie e le restrizioni della libertà, colpisce i più deboli e costringe i governi del mondo ad alcune misure sanitarie ed economiche che non dimenticheremo facilmente.
Ma in questo cupo scenario, arriva la luce di una stella ad illuminare le tavole della Puglia.
È l’eccellenza gastronomica di Casa Sgarra, che lo chef Felice Sgarra, già stella Michelin, assieme ai suoi fratelli Riccardo e Roberto, mettono a disposizione della propria gente, costretta ad un prudente lockdown tra le mura di casa, per arginare la curva dei contagi e salvare le festività natalizie dai nuovi provvedimenti coercitivi.
Il ristorante è chiuso per poche settimane? Niente paura: la stella arriva a casa vostra. Felice Sgarra risponde all’allettante prenotazione – con un massimo di sei persone a tavola, nel pieno rispetto delle disposizioni anti-Covid – e porta la sua arte, pronto a destreggiarsi con rara maestria tra i fuochi della cucina del cliente.
Niente è lasciato al caso: dal tovagliato alle stoviglie, dal menu personalizzato ai deliziosi e geniali dessert, e la scelta egregia del vino a cura dei fratelli Riccardo e Roberto.
Una stella a domicilio è una possibilità esclusiva nel buio di questi giorni. Il paradiso del gusto si affaccia nella rassicurante cornice della propria casa e scaccia idealmente le streghe del malinconico coprifuoco, con le luci spente della città.
Felice Sgarra ha naturalmente generato una proposta invitante di grande richiamo e sublime qualità, con la scelta delle migliori materie prime a chilometro zero e dei selezionati vini locali e nazionali, per un bouquet eno-gastronomico di alto lignaggio.
Molte creazioni di Casa Sgarra ora appartengono al gotha della cucina italiana, come la deliziosa “parmigiana di melanzane con la sontuosa burrata di Andria”, il classico della cucina nostrana “la tiella di patate riso e cozze”, l’ammaliante “ostrica Perlé Noir con il gel al Campari”, il corposo “arrosto di polpo con la zuppa di ceci neri”, il tris di tonno e salmone e carpaccio di spada al lime e fragolino, ribattezzato il “sushigliese”, la “tempura di baccalà-gazpacho pugliese” e tante altre ricette di un cuoco sopraffino, che estende la propria offerta anche al delivery di comodo asporto, grazie alle prenotazioni dei suoi affezionati amici della sua Andria, di Trani, Bisceglie, Barletta, Corato ai numeri 0883/895968 e 3491867499.
Il pane ai cereali e semola è il degno corredo di tanta prelibatezza.
Al termine di un menu a misura del cliente, scelto e condiviso con lo chef, con tutte le portate – antipasto, primo, secondo e anche il dessert – un capriccio finale con la celebre “Cassata di Casa Sgarra”, un “Tiramisù” da antologia con il morbido cuore di caffè o la “Crème brûlée con frutti di bosco” – i commensali si sentiranno felici ed uniti come mai.
Come sosteneva con grande e saggia provocazione Oscar Wilde: “Dopo una buona cena, si può perdonare chiunque, persino i propri parenti”.
Mentre tanti colleghi si affidano con disperazione alla riapertura ed alle misure di ristoro per i grandi danni subiti dal settore, gli orizzonti di Casa Sgarra e la determinazione imprenditoriale disegnano un rimedio efficace e si preparano con ottimismo ai giorni di festività natalizia, che speriamo siano restituiti alla normalità, dopo tanti sacrifici. E proprio per Natale il forno del superbo ristorante pugliese produce un formidabile panettone ed un indimenticabile pandoro con “scorzette” di arancia e limone assolutamente artigianali, con ingredienti speciali a cura di Felice Sgarra. Un grande chef si riconosce dai particolari.