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Se ci guardiamo alle spalle riusciamo a capire quanta strada ha fatto la tecnologia negli ultimi anni e come è riuscita a cambiare la nostra vita. E, guardando al futuro, le prospettive sono davvero entusiasmanti. Paul Ford, CEO di Postlight, azienda di prodotti e software digitali, spiega come i computer nel futuro saranno dei chip sottocutanei che useremo per entrare in metro, timbrare in ufficio; parleremo con le nostre cuffie e chiederemo direttamente a loro quale brano vogliamo ascoltare – a loro volta le nostre scarpe attraverso dei micro-dispositivi bluetooth “parleranno” con le cuffie che saranno in grado di aumentare o diminuire la velocità del brano in ascolto a seconda dell’accelerazione o decellerazione del ritmo della mia camminata.
Il mondo sarà pervaso da schermi che ci riprenderanno continuamente (in questo il parallelismo con Blade Runner regge), vivremo in una Time Square iper-estesa; la nostra faccia sarà costantemente monitorata dal vivo: la sicurezza sarà totale, ma la privacy azzerata.
Secondo gli esperti, inoltre, nel futuro saremo assistiti in ogni momento della nostra vita da robot domestici, e ci saranno automi “di potenza” destinati a lavori pesanti o pericolosi. Tra queste macchine e noi, gli esoscheletri: parti di umanoidi interconnessi al corpo umano. Intanto, nell’attesa di robot antropomorfi, ci serviremo di avatar, sensori e altre diavolerie. Impareremo a imitare animali come il geco: alle incredibili capacità adesive delle sue zampe si ispira il Geokotape, uno nastro adesivo che si può usare all’infinito. Negli Usa, dove è stato brevettato, «è stato realizzato un costume per gli incursori dell’esercito che permette loro di arrampicarsi in verticale sui palazzi», spiega Rossi Albertini, ricercatore del CNR.
Le relazioni sociali saranno, con ogni probabilità, sempre più incentrate sull’utilizzo dei social network e della rete. Così come già avviene, d’altronde, nel presente.
Come cambierà il mondo
Secondo le stime nel 2050 la popolazione mondiale si assesterà intorno ai 10 miliardi di persone, ma non dobbiamo pensare alla popolazione di oggi, con la ridicola distinzione tra bianchi e neri. Il panorama sarà molto più articolato: molti di questi saranno cyborg, ovvero umani potenziati grazie a innesti robotici (arti artificiali, chip neuronali, ecc.) e una certa percentuale anche “mutanti”, nel senso di modificati geneticamente. Inoltre cresceranno in modo esponenziale i robot addetti alle più svariate funzioni, che raggiungeranno nel 2070 un rapporto di 10 a 1 con gli umani. Nel campo dell’alimentazione, probabilmente, le rivoluzioni più importanti. La ricerca delle proteine alternative alla carne ha già portato nel 2015 alla creazione del primo hamburger realizzato in laboratorio. Il fenomeno è destinato ad avere un impatto sempre più ampio: «E parallelamente si sviluppa il discorso della pelle artificiale, per realizzare scarpe, borse e altri oggetti senza dover uccidere degli animali».
Il concetto di proprietà, nel 2050, sarà molto diverso da quello cui siamo abituati nel presente. Un frullatore, un tagliaerba intelligente, le lenzuola del letto, l’automobile e la collana da indossare in una serata romantica, saranno visti più come servizi da noleggiare che prodotti da possedere.
I negozi saranno concepiti come luoghi esperienziali (d’altra parte tutto si può comprare online, perché andare ancora in negozio?), spazi confortevoli e originali per sperimentare e dove acquistare o noleggiare un prodotto diventa sinonimo d’intrattenimento a trecentosessanta gradi.
Nel futuro, poi, esisteranno strumentazioni mobili che potranno essere spostate e messe a disposizione dei pazienti, ovunque essi si trovino. Gli ospedali, infatti, avranno subito un processo di digitalizzazione e decentralizzazione, ottenuto sfruttando le innovazioni introdotte dalla telemedicina immersiva, dalla chirurgia virtuale e dalle strumentazioni portatili.
Soprattutto sarà possibile potenziare in modo esponenziale la prevenzione grazie a microchip e biotecnologie. Device portatili permetteranno il monitoraggio dello stato di salute ed esami immediati. Molti indumenti saranno dotati di minuscoli sensori che monitorano il battito cardiaco, la respirazione e la sudorazione. Anche qui niente di fantascientifico: tutti prototipi esistenti. Ciò darà vita a tutta una nuova serie di lavori e di mestieri che rivoluzioneranno il concetto stesso di lavoro, come già sta accadendo in questi anni.
L’intrattenimento
E l’intrattenimento? Sempre più sulla rete, ovviamente. Con siti sempre più attrezzati come NetBet casino online e con la realtà aumentata a fare da protagonista assoluta. La Realtà Aumentata nell’intrattenimento trova un posto di rilievo nel settore dei giochi: può essere una vera opportunità per renderli più interessanti e coinvolgenti. Si possono creare nuove dinamiche e dare nuova vita a una vecchia esperienza. Di conseguenza, i giochi non verranno cambiati ma verrà incrementata la loro interattività. L’utente sarà in grado di vivere un’esperienza di gioco più immersiva a 360°, condividendola con altri utenti e potenziandone la socialità.