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I vari complottisti col Bilderberg ci vanno a nozze, infatti lo citano spesso come un covo di massoni che riuniti a porte chiuse, danno le direttive del governo ombra per schiavizzare il pianeta.
In pratica il Bilderberg è una riunione a porte chiuse, tenuta per tanti anni in gran segreto, che riunisce alcune persone di spicco in diversi campi, per un confronto di idee.
E’ un po’ come se fosse il nostro Forum di Cernobbio a livello mondiale.
E’ sì influente, ma non può essere la “Spectre”, visto che oramai è diventato un segreto di Pulcinella.
Diciamo che è solo una conferenza per dare una road-map ai suoi partecipanti.
Il problema però è tutto nella road-map e non solo. Per chi sa ben osservare vede che in particolari talk show televisivi questi personaggi vengono invitati come autorevoli ospiti per veicolare appunto quello che si vuol diffondere. Ecco a cosa servono gli “opinion leader” e gli “influencers”, due termini per dire che solo pochissimi raccomandatissimi hanno diritto di parola e di far carriera a discapito di altri personaggi, magari anche molto più competenti, che però non hanno santi né in paradiso né tra le varie lobbies o logge.
La prima conferenza del Bilderberg, nata su iniziativa del banchiere David Rockefeller, si svolse nei Paesi Bassi, a Oosterbeek, nel 1954.
Il Bilderberg è quindi un incontro internazionale, solitamente annuale, con circa 130 partecipanti scelti tra vari personaggi di spicco nel campo economico, politico, bancario e di comunicazione.
I temi trattati nelle conferenze sono “temi globali”. Economia, politica, ambiente ecc….
Alle conferenze partecipa inoltre una commissione permanete costituita da due membri per ogni nazione. Le conferenze si tengono a porte chiuse, non vengono mai registrate e non vengono riportate, ufficialmente, all’esterno.
Il motivo ufficiale è quello di rendere più libero il dibattito interno, il sospetto è invece quello di non voler divulgare piani precisi di geopolitica-economica e sociale.
L’attuale Presidente della commissione è Henri de la Croix De Castries. (Ex CEO della AXA). Nel comitato direttivo figurano per l’Italia John Elkan (CEO Fiat Chrysler) e Lilli Gruber.
Forse potrebbe essere curioso, per noi tutti, sapere quali nostri connazionali sono stati invitati alle riunioni del Bilderberg degli ultimi 5 anni, (fonti da internet), eccoli:
Bilderberg 2020 – Torino – annullato per covid-19
Bilderberg 2019 – Montreaux – Svizzera
Politici: Matteo Renzi
Giornalisti: Lilli Gruber, Stefano Feltri (vice direttore del fatto-Quotidiano),
Bilderberg 2018: – Torino – Italia
Banchieri: Salvatore Rossi (Dir Gen di Bankitalia)
Industriali. John Elkann (FCA), Vittorio Colao (CEO di Vodafone).
Economisti: Alberto Alesina e Mariana Mazzucato
Scienziati: Elena Cattaneo (direttrice del Laboratorio di Biologia di cellule staminali dell’Università di Milano).
Giornalisti: Lucio Caracciolo e Lilli Gruber
Bilderberg 2017 – Chantilly – Virginia, USA
Industriali: John Elkann.
Politici: Sandro Gozi (Segretario di stato per gli affari europei e membro di spicco del Pd).
Scienziati: Fabiola Giannotti (direttrice del Cern).
Giornalisti: Lilli Gruber, Maurizio Molinari, Beppe Severgnini.
Bilderberg 2016 Dresda Germania
Banchieri: Franco Bernabé, Carlo Costamagna
Industriali: John Elkann,
Giornalisti: Lilli Gruber
Bilderberg 2015 – Telfs-Buchen Austria
Banchieri: Franco Bernabè
Industriali: John Elkann, Gianfelice Rocca
Politici: Mario Monti
Giornalisti: Lilli Gruber
Questo elenco può aiutare tutti noi a valutare con più attenzione i vari dibattiti televisivi e articoli giornalistici che ci propongono.
Chi ha orecchie per intendere e occhi per guardare capisce bene.
Se si pensa ad una cupola mafiosa mondiale che regge i fili del gioco, non la si può di certo trovare in questa riunione che da, segreta, è diventata cronaca.
Questo però non esclude il sospetto che possa essere il braccio operativo di decisioni prese in gran segreto da qualche altra parte oppure solo uno strumento per confondere ancor di più l’opinione pubblica.
Sospettare non vuol dire avere delle prove, ma aprire gli occhi, farsi domande e avere dubbi può anche far bene a tutti.
PS: per i grandi conoscitori della canzone lombarda, per il ritornello mi sono ispirato alla canzone…”e mi la dona mora la vöri no!”……