Tempo di lettura: 2 minuti
Una proposta inconsueta è andata in scena ieri sera nel Teatro Petruzzelli perché la Fondazione lirica ha accostato le due opere brevi La voix humainè di Francis Poulenc su testo di Cocteau, già presentata a Bari nell’aprile del 2007, e Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni su libretto tratto da Verga. Questo dittico è stato presentato per la prima volta a Bologna nel 2017 con la regia, per entrambe le opere, di Emma Dante. Ora il Petruzzelli ha ripreso, di quella edizione, La voix humainè a le ha accostato una Cavalleria che aveva messo in scena nel 2010 con la regia di Michele Mirabella. L’orchestra della Fondazione è stata diretta dal maestro Renato Palumbo.
Sono opere differenti tra loro: la prima, una tragedie lirique, un testo teatrale di Cocteau che Poulenc musicò nel 1958, è un monologo interiore di una donna borghese abbandonata dal suo uomo. L’altra, che ha debuttato nel 1890, è un’opera corale che si svolge in una piazza e racconta di una donna sedotta e abbandonata. Nell’incontro di presentazione, la critica Carla Moreni ha individuato nell’origine letteraria dei libretti una delle possibili affinità tra le opere. Emma Dante per rendere ‘la voix’ di Poulenc e Cocteau, immagina che la protagonista, Elle – una straordinaria Anna Caterina Antonacci – si muova in una stanza bianca e rosa, che si trasforma poi nella camera di un ospedale psichiatrico. Camminando la donna parla al telefono con l’uomo che la ha lasciata e intorno a lei si muovono figure che – dice Emma Dante – appaiono in scena come fantasmi rievocati dal suo immaginario.
Per l’opera di Mascagni, anche Mirabella fa riferimento alla voce, alla lingua, una lingua diretta e popolaresca, e ricorda ancora che allestendo un’opera lirica, bisogna cantare il contesto storico che traspare dalla lingua, e non allontanarsi mai dal carattere dei personaggi. E la sua Cavalleria rimanda ai paesi siciliani di fine Ottocento, con la cupola della Chiesa che incombe sulla scena e sulla solitudine dei personaggi. Cavalleria è interpretata tra gli altri da Carmen Topciu, Walter Fraccaro, Maria Luisa de Freitas, Alberto Gazale, Elena Borin. Si replica fino al 27 ottobre.