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Dopo la pioggia è la metafora di un equilibrio complesso, di solitudini che ce la fanno a coesistere un weekend sotto lo stesso tetto, al fine di impacchettare la casa usata per le vacanze dopo la vendita. È la vicenda, un po’ mucciniana, della famiglia allargata che cerca di andare d’accordo, ma in verità non si comprende quanto i membri desiderino stabilire una connessione tra di loro.

A Cassetown, Iris si riunisce con l’ex marito e la sua nuova moglie e la loro bambina, suo figlio e la figlia della sua migliore amica. C’è una pioggia incessante a scandire 48 ore di caos calmo, squarciato solo dalle continue conversazioni su una bambina che attende ancora di ricevere un nome. È una storia nella storia. Si parte dal racconto di chi si ritrova assieme per un’ultima volta fino ad ampliare lo sguardo del lettore sull’albero genealogico della protagonista. Il romanzo diventa, così, un diario, dove a confessarsi è prima Iris, poi la madre in un susseguirsi di flash back continui.

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L’autrice si concentra molto sulla magia dei luoghi, entrando meno in profondità nella psicologia dei personaggi: forse per lasciare libera interpretazione d’analisi a chi legge. In altre parole, il bello della lettura in cui ognuno riesce a percepire un messaggio differente. Che si tratti di un rapporto in sospeso con la propria genitrice? Sta di fatto che la narrazione travalica il romanzo, il diario e sconfina nello scambio epistolare tra i genitori di Iris, probabilmente perché la protagonista desidera colmare alcuni vuoti del passato per comprendere il presente.

Ogni capitolo va a ritroso nel tempo. Si corre negli anni mostrando la diversità dei racconti nelle varie epoche. Un amore appassionato quello tra Frank e Rosa, genitori di Iris e il cui padre muore in Messico a causa di un terremoto. Una relazione che non regge il confronto con il matrimonio finito della figlia.

Attraverso la famiglia, Tracy Farr racconta le difficoltà dell’animo umano e delle relazioni, di porte che si aprono e si chiudono, tra pathos ed emotività. Si fugge dalla famiglia, ma si ritorna, anche in preda all’angoscia e all’incertezza. Nella realtà, oggi, vivono sul filo del rasoio famiglie allargate del genere ed è difficile che riescano a gestire rapporti d’amore con la stessa leggiadria che la scrittrice conferisce ai suoi soggetti.

Dopo la pioggia è il secondo libro di Tracy Farr. Cresciuta in Australia, vive da 20 anni in Nuova Zelanda. L’esordio, The Life and Loves of Lena Graunt (Fremantle Press), è stato inserito nella lista preliminare per il Miles Franklin Literary Award del 2014 e incluso nella lista dei candidati per i WA Premier’s Book Awards and Barbara Jefferis Award del 2014, e in seguito pubblicato nel Regno Unito e negli Usa.

Veronica Otranto Godanoù

http://tracyfarrauthor.com/

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Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.