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Oggi, lunedì 14 maggio, a partire dalle ore 10.00, presso il Salone degli Affreschi dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, si svolgerà la giornata di studi “Made in Albania. L’Albania di Skanderbeg a 550 dalla sua morte”. Il giornalista Manlio Triggiani assieme a Silvio Maselli, assessore alla cultura del Comune di Bari, modererà il dibattito cui prenderanno parte Michele Indellicato, coordinatore Master I livello “Etica della Pace”, padre Piergiorgio Taneburgo, missionario a Scutari dei frati cappuccini, e padre Ernesto Santucci, missionario gesuita in Albania e scrittore. Un incrocio totale tra Italia e Albania sognando l’Europa.
Durante i lavori, importante sottolineare la partecipazione di figure autorevoli della cultura, diplomazia e della politica della Repubblica di Albania: saranno presenti il ministro della Cultura della Repubblica di Albania, Mirela Kumbaro, l’ambasciatore della Repubblica di Albania in Italia, Anila Bitri, e il console generale della Repubblica di Albania a Bari, Adrian Haskaj, oltre che il padrone di casa, il rettore Antonio Felice Uricchio, e i professori Antonio Ciuffreda, Vittoria Bosna e Nicola Barbuti che approfondiranno i legami storico culturali tra Italia e Albania all’epoca di Skanderbeg.
Le relazioni tra Albania e Italia divengono sempre più intense e consistenti e in tale logica gli eventi di portata internazionale aiutano a comprendere l’essenzialità e le motivazioni intrinseche di tali rapporti. A maggio sarà la Puglia la protagonista assoluta per l’importanza di alcuni appuntamenti.
La giornata avrà inizio con la proiezione gratuita del film “L’attesa”, del registra Roland Sejko, vincitore del David di Donatello nel 2013. Un documentario sull’Albania che parla di come si costruisce, si distrugge e si ricostruisce una religione. Scritto e diretto da Roland Sejko, il documentario prende ispirazione dal libro “Vivi solo per testimoniare” di Zef Pllumi, ed è stato prodotto dall’ Istituto Luce-Cinecittà. Il documentario descrive il viaggio di Papa Francesco nella terra delle aquile, “per premiare la convivenza pacifica tra le religioni, che in questo Paese è realtà”, e per diffondere tale modello multiculturale in tutto il globo.
La giornata proseguirà alle 15.30 con il concerto che vedrà esibirsi Mertita Rexha Tershana, uno degli artisti più attivi nell’arena musicale albanese, solista con l’orchestra sinfonica albanese della radio e della televisione, il Teatro dell’Opera e del Balletto, l’Orchestra Filarmonica dell’Accademia delle Arti, sotto la direzione di direttori albanesi e stranieri, accompagnata dal violoncellista Giuliano De Angelis "artista dotato di incredibile perizia tecnica e smisurata sensibilità… perfetta simbiosi tra musicista e strumento che, per la ricerca preziosa e minuziosa del singolo suono, diventa oggetto animato e narrante". I musicisti, eseguiranno un programma ricco, variegato e orecchiabile che va da Piazzolla a Shumann a compositori albanesi.
La giornata si concluderà con il cooking show dello chef Antonio Bufi, che preparerà due piatti della tradizione albanese e pugliese in chiave moderna e la degustazione di vini e piatti tipici della cucina albanese, offerti dall’associazione albanese somelier.