Tempo di lettura: 2 minuti

"iggypop"Potente, sexy, arrabbiato e liberatorio come il rock che lo possiede da più di 50 anni, Iggy Pop ha travolto gli 80 mila che la scorsa notte sono arrivati a Bari da ogni parte d’Italia per assistere all’unica data italiana dell’’Iguana, sul palco del Medimex.
La leggenda arriva sulle note di ‘I wanna be your dog’ e ‘Gimme danger’: la storia della musica si legge su ogni centimetro della sua pelle che esibisce, a 70 anni suonati: posa irriverente e torso nudo, Iggy infila la mano nei pantaloni e fa capire chi comanda. Il boato della folla conferma di avere riconosciuto l’ultimo membro del triangolo sacro del rock, dopo la scomparsa di Lou Reed e David Bowie.
Da ‘Lust for lifè, ‘Skull ring’ e ‘Search and destroy’, appare chiaro che Iggy Pop a Bari non sarà stato solo un ‘passenger’, perché dopo due ore di concerto in cui infiamma la piazza, sputa sul palco e sopra qualche telecamera, i fan, ai quali in più occasioni Iggy si avvicina tra il panico della sicurezza, lo acclamano ancora: «Iggy Pop, Iggy Pop», si sente in un incessante coro da stadio.
E l’’Iguanà, che dopo questo ennesima dimostrazione di forza sarebbe meglio chiamare il ‘leonè del rock, non si tira indietro. Anzi, mette il microfono tra la cintura e comincia a gesticolare come stesse dirigendo l’energia che lui stesso produce. La band lo segue e il pubblico pure. ‘Down in the street’, ‘Gardenia, ‘1969’ sono solo alcuni dei suoi pezzi storici che precedono il grande finale. Non c’è altro che Iggy nell’aria, negli occhi e nelle orecchie. Punk, a tratti metal, l’iguana frusta il palco con la cintura, avvicina il microfono alle casse che stridono per produrre più rumore possibile: ‘make some noise, mother fucker’, incita Iggy. E poi, con urla acute, si piega fino ad accasciarsi, apparentemente sfinito, sul palco.
Ma il rock, con Iggy Pop, non muore mai. E allora l’’Iguana si rialza perché tocca a ‘Real cool timè chiudere una serata che sembra davvero poter rispettare le previsioni del coordinatore di Puglia Sounds, Cesare Veronico, secondo il quale di questo concerto si parlerà «per molto, molto tempo». Stesso discorso per il test delle nuove misure di sicurezza previste per i grandi eventi, superato dalla città e dal pubblico che si è scatenato senza creare disordini. «Questa serata – ha commentato su Facebook il sindaco di Bari, Antonio Decaro – ha dimostrato che le manifestazioni e gli spettacoli di piazza possono continuare ad essere una festa per tutti senza lasciare spazio alla paura».

Foto di Alessandro Asciutto

Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.